Alcol: il vino resta preferito dagli italiani
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Nell'ultimo anno sette italiani su dieci hanno consumato una bevanda alcolica (69 per cento). Calano i consumi di vino e birra rispetto il 2006, in particolare fra donne e giovani, prevale sempre di più "il bere moderato" e principalmente durante i pasti e prende piede il fenomeno dell'happy hour. Questa la sintesi della ricerca "Il consumo di alcolici in Italia" realizzata dall'istituto Nielsen e presentata durante l'assemblea generale della Federvini, Federazione industriali produttori, importatori ed esportatori di vini, acquaviti, liquori, sciroppi e affini aderenti a Confindustria. Secondo lo studio la bevanda alcolica più consumata dagli italiani resta il vino (52 per cento) seguito dalla birra (35 per cento), spumanti e champagne (25 per cento) mentre i cocktail sono scelti dall'8 per cento della popolazione.
Cresce inoltre il fenomeno dell'happy hour specialmente fra i più giovani perché permette di fare economia. Resta stabile la percentuale di quanti dichiarano di bere alcol quotidianamente (26 per cento), mentre diminuisce quella di chi beve più volte nella giornata (9 per cento a fronte dell'11 per cento del 2006). Quale è invece il luogo dove gli italiani preferiscono bere? A casa, la propria (84 per cento) o quella di amici e parenti (53 per cento), preferibilmente in compagnia, seguita dal ristorante (50 per cento).
Che in Italia si beva sempre più con moderazione lo dimostra il dato che più del 60 per cento di chi consuma alcolici ne beve solo un bicchiere, mentre il 20 per cento sceglie di non bere affatto nei giorni lavorativi. Cresce inoltre il consumo di cocktail alcolici e di spumanti-champagne durante la cena, come evoluzione dell'aperitivo. E a dimostrazione che i cocktail riscuotono un crescente successo aumenta il bere miscelato in casa, anche poco alcolico. Una tipologia di consumo in passato legata esclusivamente al fuori casa.