Alcol, il vizio delle minorenni
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Un fiume di alcol scorre nelle vene di un'intera generazione. Nel sangue delle donne più giovani, spesso minorenni. Succede in Italia e ancora di più in Liguria e nella provincia di Savona. I dati parlano chiaro: episodi come quello accaduto l'altro ieri in piazzale Eroe Dei Due Mondi, con una quattordicenne in crisi etilica ricoverata poi in pediatria al San Paolo, non sono poi così rari. In gergo il fenomeno viene definito con l'espressione inglese "Binge drinking ": un consumo massiccio di alcol in un breve periodo di tempo. In Italia , negli ultimi dieci anni, il numero delle ragazze tra i 15 e i 19 anni che hanno avuto questo comportamento è aumentato in modo significativo: il 42 per cento delle giovani studentesse intervistate contro il 35 per cento della decade precedente. In Liguria e nella provincia di Savona è ancora peggio: coloro che hanno dichiarato di aver consumato alcolici (birra, vino e liquori) negli ultimi trenta giorni superano la media nazionale di cinque punti percentuali, attestandosi a quota 68,8 per cento.
Lo dicono gli studi scientifici elaborati nell'ambito del progetto europeo ESPAD e dall'osservatorio epidemiologico regionale sulle dipendenze. Non sono dati positivi: rivelano un disagio profondo che spesso sfugge alle istituzioni educative, dalla famiglia alla scuola, e in generale agli adulti. Un disagio che mette in pericolo la vista stessa dei consumatori.