338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Alcol in aereo: quando si esagera

Alcol in aereo: quando si esagera

Alcol in aereo: quando si esagera

Strip-tease avvinazzati, insulti al personale… le compagnie aeree e gli aeroporti cercano una risposta agli eccessi, sempre più numerosi, dei passeggeri ubriachi.


La scena ha avuto luogo il 10 febbraio. Nel corso di un volo Ryanair Riga-Dublino un passeggero sbronzo si è trovato mezzo nudo dopo uno strip-tease improvvisato, prima di distribuire qualche pugno ai suoi vicini. L’aereo è stato dirottato per poter raggiungere il prima possibile l’aeroporto di Tirstrup, in Danimarca, dove l’uomo è stato arrestato.

Un mese prima, una ragazza di 23 anni e il suo compagno sono stati arrestati dopo aver percosso a più riprese il sedere del personale di cabina. Il motivo? Il loro volo, in partenza da Faro (Portogallo) e diretto a Southend (Regno Unito), aveva sette ore di ritardo.

Nel novembre 2014 era stato un novello sposo a creare zizzania a bordo di un volo con destinazione Cuba, verso la quale era diretto con la moglie per trascorrere la luna di miele. Alcune ore dopo il decollo, tra i due è scattato un violento litigio, tale da far intervenire il personale di bordo. Cosa che non è affatto piaciuta all’uomo, il quale ha quindi preso a dimenarsi minacciando di voler «uccidere tutti». Lo sposo è finito ammanettato nella parte posteriore dell’aereo, prima di essere fatto scendere alle Bermuda. La causa del suo raptus? La bottiglia di vodka, acquistata al duty-free dell’aeroporto, e scolata in tutta calma durante il volo.

Qualche mese prima, un passeggero di un volo Brisbane-Bali aveva cercato di aprire il portellone d’emergenza, credendo che si trattasse del bagno! Un altro, picchiando come un folle sulla porta della cabina di pilotaggio, aveva fatto scattare un’allerta dirottamento durante un volo Dublino-Cracovia. Una donna, invece, aveva attaccato i membri dell’equipaggio di un volo tra Enfidha (Marocco) e Edimburgo (Regno Unito) brandendo la protesi di una gamba e esigendo «sigarette e un paracadute».

L’aviazione civile britannica, di vicende simile, ne ha registrate 114 nel solo 2014, un numero che è triplicato negli ultimi tre anni. Di fronte alla proliferazione di questi episodi di air rage (ovvero incidenti in volo legati alle “perturbazioni” di passeggeri spesso ubriachi), gli aeroporti del Regno Unito potrebbero presto imporre delle restrizioni alla vendita di alcol nelle zone duty-free. Poiché, malgrado il diritto delle compagnie aeree di impedire la salita a bordo ai passeggeri sbronzi e le multe comminate ai disturbatori, i viaggiatori continuano a ingurgitare sempre più alcol acquistato a prezzi stracciati nei negozi esenti da tasse e consumato in genere prima di imbarcarsi. Un passatempo piuttosto frequente nei voli con destinazioni festaiole, come per esempio Las Vegas, Marbella e Ibiza.

Già nell’agosto del 2014 la IATA, associazione internazionale per il trasporto aereo, che rappresenta 240 compagnie (ovvero l’84% del traffico aereo mondiale), aveva a sua volta fatto notare l’aumento di questi episodi in volo, con 8000 incidenti nel 2013 a fronte dei 500 nel 2007. Dal 2014, nell’aeroporto di Gatwick, a sud di Londra, gli agenti della polizia del Sussex pattugliano i gate d’imbarco per avvistare i passeggeri in attesa già alticci, mentre i pub e i negozi del duty-free hanno il divieto di servire i clienti brilli.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
https://ninetyninenews.wordpress.com/2015/03/02/1048/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)