Alcol in gravidanza, efficacia dei test per l�individuazione della dipendenza
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fonte: Addiction
Bere alcol fa male, specialmente in gravidanza poiché gli effetti psicoattivi ricadono anche sul nascituro, per questo è necessario implementare lo screening prenatale per la tutela e la salvaguardia della salute del bambino e della madre. Uno studio, effettuato da alcuni ricercatori dell'Università di Oxford, ha voluto esaminare la sensibilità, la specificità e la capacità predittiva dei questionari di valutazione per identificare il problema del consumo di alcol nelle donne in gravidanza. Sono stati confrontati studi di coorte e studi trasversali tra le donne in gravidanza che ricevono cure prenatali che hanno utilizzato uno o più questionari di screening tenendo conto dei criteri di riferimento per individuare l'uso problematico alcol e la dipendenza. Sono stati presi in considerazione 5 studi e sono stati valutati in totale 7 test (TWEAK, T-ACE, CAGE, NET, AUDIT, AUDIT-C, SMAST) per verificare il grado di gravità della dipendenza da alcol, e per accertare i sintomi correlati come la depressione, l'assunzione di alcol di prima mattina, la tolleranza, l'irritabilità, il senso di colpa. Tra i questionari analizzati è stato osservato che T-ACE, TWEAK e AUDIT-C sono efficaci nell'individuare le pazienti a rischio, mentre AUDIT-C permette di identificare anche la dipendenza da alcol e l'abuso.
Burns E. , Gray R., Smith L.A., Brief screening questionnaires to identify problem drinking during pregnancy: a systematic review, Addiction, 2010, Volume 105 Issue 4, Pages 601-614