Alcol: in occidente un uomo su 5 rischia abuso e dipendenza
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Roma, 26 gen. - Almeno un uomo su cinque, nella parte più ricca del Pianeta e cioè quella occidentale, rischia di diventare alcolista o comunque di bere troppo durante la propria vita. Il 'sesso forte' tanto forte non è, allora, se per le donne questo pericolo è molto inferiore rispetto a quello che interessa i loro mariti o fratelli. Eppure, uscire dal tunnel del bicchiere è possibile: il 60% di chi ci prova ci riesce. A rilevarlo sono i ricercatori del Veterans Affairs San Diego Healthcare System e dell'università della California (Usa), che hanno condotto uno studio sul tema, pubblicato sulla rivista 'The Lancet'.
Più nel particolare, per gli uomini il rischio di abusare dell'alcol durante tutta l'esistenza è del 15%, che scende al 10% per il pericolo di vera e propria dipendenza dal bicchiere. Mentre per le donne la percentuale cala all'8-10%. "E una volta che si riceve la diagnosi di dipendenza dall'alcol - sottolineano gli autori dell'indagine - si possono perdere dai 10 ai 15 anni di vita". I problemi con l'alcol si manifestano in maniera differente: si assumono eccessive quantità di bevande ad alta gradazione, si ha forte difficoltà a smettere una volta iniziato a consumare anche solo qualche bicchiere al giorno, si saltano importanti avvenimenti della propria esistenza per bere, ci si isola dal mondo. Con un rischio di depressione che, per chi cade in una di queste 'trappole', aumenta del 40%. Inoltre, chi ama la bottiglia ha l'80% di chance in più di essere anche un fumatore incallito.
Ma se ormai è assodato che il 40-60% della tendenza a diventare dipendenti si può spiegare sulla base dei geni, il pericolo restante è conseguenza dell'ambiente. E questo potrebbe spiegare perché le donne sono meno esposte: "E' un questione culturale - dicono gli esperti - perché le donne sono in molti più casi astemie rispetto agli uomini e hanno meno possibilità di relazionarsi all'alcol. In ogni caso bisogna sottolineare che, nonostante ciò che si pensi, uscire dal tunnel è possibile. Il 50-60% dei pazienti coinvolti in programmi specifici di cura ottengono risultati molto positivi".