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Alcol, in Veneto più dipendenti che nel resto d'Italia

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Alcol, "In Veneto più dipendenti che nel resto d'Italia"
Frezza (Ser.D.) annuncia: "Ad aprile gruppi di aiuto"


CONEGLIANO - Maschio, 45enne, dipendente dall'alcol, o beccato alla guida ubriaco. E' questo l'identikit di chi si è rivolto, nel 2013, al Ser.D., il servizio per le dipendenze di Conegliano. 808 le richieste di aiuto giunte in un anno. Un numero - rileva l'Ulss7 - bassissimo se rapportato ai livelli di "rischio" segnalati dal sistema di monitoraggio Passi.“Se consideriamo quanto sia diffuso il consumo “a rischio”, appare evidente – spiega Michele Frezza, direttore del Ser.D. - come sia necessario non abbassare la guardia e ampliare lo sforzo per intercettare e fermare il fenomeno". Soprattutto qui. Soprattutto in Veneto, dove - parlano le statistiche e ricorda Frezza: "si concentra la maggior frequenza della dipendenza da alcol in Veneto rispetto al resto d’Italia".
 

Per prevenire una piaga personale e sociale, partiranno ad aprile una terapia di gruppo contro il “rischio alcol” e campagna di sensibilizzazione degli operatori sociosanitari. “In considerazione sia del fatto che l’alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute e la sicurezza che della maggior frequenza della dipendenza da alcol in Veneto rispetto al resto d’Italia, abbiamo ritenuto opportuno ampliare la sfera degli interventi volti a prevenire e intercettare, il più possibile precocemente, i comportamenti a rischio - spiega Michela Frezza, direttore del Ser.D. -. Per aiutare le persone a prendere coscienza delle problematiche legate all’abuso di alcol sarà attivato un gruppo informativo-motivazionale cui potranno accedere sia le persone interessate al problema che i familiari. Un secondo gruppo avrà, invece, come obiettivo il rinforzo delle modifiche comportamentali delle persone “a rischio alcol”. L’approccio gruppale, affiancato a quello individuale - ricorda Frezza -, consente di potenziare effetti e risultati della cura, attraverso un percorso di scambio e identificazione con chi condivide lo stesso problema”.
 

L’attività dei gruppi inizierà ad aprile, con frequenza settimanale, in orario serale per agevolare i lavoratori. Parallelamente ai gruppi è stata implementato anche l’intervento di sensibilizzazione degli operatori sociosanitari attraverso il progetto “Non solo cura ma cultura”. Il progetto fornirà al personale strumenti utili a rilevare le problematiche legate all’alcol nei pazienti che accedono ai servizi per altri motivi.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.oggitreviso.it/alcol-veneto-pi%C3%B9-dipendenti-che-nel-resto-ditalia-82686


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)