"Alcol, less is better": una tecnica tutta italiana per posare il bicchiere
“Alcol, less is better”: una tecnica tutta italiana per posare il bicchiere
Si tratta del più ampio studio sull'alcolismo realizzato in Europa meridionale basato sul monitoraggio di una comunità ed è
stato condotto interamente da ricercatori italiani. Il progetto "Alcohol, less is better"(Alcol, meno è meglio), ha
analizzato per oltre 2 anni il comportamento nei confronti del bere di dieci realtà italiane, intervistando complessivamente
123.235 persone. Un esperimento unico nel suo genere che ha richiesto 6 anni di lavoro.
Le premesse da cui è partito lo studio sono rivolte all'importanza svolta non tanto dalle persone con problemi di alcolismo,
quanto dal bacino di bevitori moderati, molto più vasto e molto meno monitorato. Il prof. Vincenzo Bagnardi del Dipartimento
di Statistica dell'Università Bicocca di Milano, ha proposto un intervento rivolto alla popolazione generale teso a ridurre
il consumo medio di alcol dei partecipanti. L'esperimento si è basato su un approccio di tipo comunitario e ha visto
coinvolti gli esponenti delle istituzioni, degli enti locali e delle associazioni di volontariato del territorio.
Ognuna delle 10 comunità, selezionate uniformemente tra nord, centro e sud Italia, era composta da un minimo di 30 mila
abitanti. In una prima fase la popolazione è stata informata del progetto attraverso la distribuzione di materiali
informativi e l'organizzazione di eventi pubblici "alcol free". Nella seconda fase sono stati condotti una serie di incontri
per sensibilizzare studenti, genitori, docenti, istruttori di scuola guida e Forze dell'Ordine sul tema dell'alcol e sui
problemi ad esso correlati.
Ad ogni comunità di intervento è stata affiancata una comunità di controllo, assegnata seguendo parametri di vicinanza
geografica e di gestione amministrativa. Sono stati poi condotti due sondaggi ad hoc: il primo durante gli eventi
informativi, il secondo poco dopo la fine degli eventi di sensibilizzazione. I questionari sono stati realizzati tramite e-
mail e telefono per un totale di oltre 5mila schede compilate sulla quantità di alcol assunto dai soggetti intervistati.
I risultati hanno mostrato un significativo calo nel consumo di alcol tra l'inizio e la fine dell'esperimento. Se all'inizio
i consumi di alcol erano simili tra i gruppi di intervento e quelli di controllo, alla fine si riscontrava una diminuzione
del consumo di alcol nel gruppo di intervento. In 9 comunità di intervento su 10 la proporzione di soggetti che aveva
diminuito il consumo di alcol era superiore rispetto a quella che l'aveva aumentato mentre nelle comunità di controllo era
avvenuto il contrario.