Alcol/ Milano, a un mese dall'ordinanza comminate 14 sanzioni
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A 11 under 16, a due maggiorenni e al titolare di un bar-tabacchi
Con la stragrande maggioranza dei locali chiusi per ferie e i giovanissimi lontani dalla città per le vacanze, a Milano la battaglia contro l'uso di alcol da parte dei minori di 16 anni registra di fatto una pausa. La prova del nove sull'efficacia dell'ordinanza comunale anti-alcol in vigore da un mese che vieta il consumo di bevande alcoliche per gli under 16 è rimandata dunque a settembre in coincidenza del rientro e quando l'Amministrazione avvierà un'ulteriore "azione congiunta di divulgazione mirata" con cartelli, manifestini e opuscoli nei locali e nelle scuole cittadine "sul corretto consumo di alcol". A 30 giorni dall'ordinanza firmata dal sindaco Letizia Moratti (in realtà 20 giorni perché nei primi dieci non si sono fatte multe ma solo opera di sensibilizzazione), il bilancio repressivo è tuttosommato modesto: 11 sanzioni da 450 euro comminate a ragazzini, due a maggiorenni che hanno procurato loro bevande alcoliche, e 500 euro di multa e un procedimento di sospensione per un mese della licenza notificate al titolare di un bar-tabacchi nei pressi delle Colonne di San Lorenzo, il cui barista era stato colto in flagrante dai vigili a vendere birre. Anche il temuto effetto collaterale dei venditori abusivi di lattine di birra al momento non c'è stato e solo uno è stato multato di tremila euro in base alla Legge regionale. Numeri esigui, quasi simbolici, letti in modo opposto da "proibizionisti" (che indicano un effetto deterrente) e "antiproibizionisti" (che insistono sull'inutilità del divieto), a cui ha però risposto il vicesindaco del capoluogo lombardo, Riccardo De Corato, spiegando che "Milano ha già vinto perchè ha sensibilizzato la città e l'opinione pubblica riguardo a un problema" e il successo dell'iniziativa non è misurabile attraverso il numero di contravvenzioni. Mentre il sindaco di Monza, Marco Mariani, rivendica che è stata la sua Amministrazione la prima in Italia, il 1 luglio scorso, ad introdurre linasprimento dell'articolo 689 del Codice Penale che vieta già la somministrazione, si moltiplicano su tutto il territorio nazionale i Comuni che "copiano" o si dicono pronti a deliberare a breve l'ordinanza anti-alcol, anche dopo la "benedizione" arrivata dal premier Silvio Berlusconi che ha definito il provvedimento della Moratti "un'ottima iniziativa, che potrebbe essere estesa a tutta Italia". Dunque non rimane che attendere l'autunno, con le polemiche per la ripresa dell'attività politica, e delle scuole, e contare quanti genitori riceveranno la salata contravvenzione per gli eccessi dei loro figli adolescenti. Intanto i locali meneghini si tutelano affiggendo sulle vetrine i cartelli con l'avviso del divieto.