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Alcol nel cibo, spesso c'è ma non si vede

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Alcol nel cibo, c'è ma non si vede
E' considerato pericoloso se preso in grandi quantità, e certamente danneggia fegato e cervello se assunto senza criterio, come accade spesso alle feste, o nelle serate del sabato sera. E sicuramente è preferibile che i giovanissimi non ne consumino mai, salvo un mezzo dito di vino a fine pasto una volta ogni tanto, eppure l'alcol etilico si ritrova anche nei cibi più insospettabili.
Una ricerca condotta in Austria ha dimostrato come l'alcol etilico sia presente, anche in quantità minime, perfino nelle merendine per bambini! Viene usato specialmente negli snack morbidi, cremosi o a base di conserve, perchè li mantiene più a lungo e soprattutto li preserva dai batteri: pancarré, tortine, merendine con la marmellata sono tutte "spruzzate" di alcol. Naturalmente lo ritroviamo anche nei dolci e nei cioccolatini, pure in quelli all'apparenza innocui (come quelli al latte). Lo usano pure alcune aziende per i succhi di frutta, le bibite con coloranti (aranciate e simili) che arrivano a contenerne fino al 4%. Ed è ovviamente presente nella birra analcolica, così chiamata impropriamente, perchè non è priva di alcol ma ne contiene in quantità molto inferiore rispetto a quella classica.
Tutti questi prodotti sono obbligati a esporre, sulle etichette, la presenza di alcol, anche se minima. Ma non tutte lo fanno. Sarebbe però una buona abitudine, perchè l'alcol non viene metabolizzato bene da organismi giovani e fino ai 18 anni influisce pesantemente sul cervello, anche in bassissime quantità. Inoltre, abituare i bambini all'alcol quotidianamente può indurli a una sorta di dipendenza difficile da controllare quando saranno cresciuti.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)