Alcol, pericoloso subito: in 6 minuti può danneggiare il cervello
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L'alcol viene assorbito dal cervello sei minuti dopo essere stato ingerito e inizia a provocare alcuni danni che, se il
consumo è moderato e occasionale, sono completamente reversibili, mentre sono più duraturi se si è abituati ad alzare troppo
frequentemente il gomito.
A scoprire la rapidità con cui l'alcol viene metabolizzato a livello cerebrale è stata una ricerca dell'Heidelberg University
Hospital. Cronometro alla mano, hanno provato che bastano 360 secondi perché le cellule cerebrali entrino in contatto con le
molecole alcoliche e vengano da esse alterate: questo effetto è stato uguale sia nelle donne che negli uomini,
tradizionalmente considerati più resistenti del gentil sesso ai drink con alta gradazione.
Quello che si è potuto così osservare è stato che il cervello dei partecipanti accelerava improvvisamente la sua attività,
utilizzando gli zuccheri alcolici delle bevandeassunte al posto del glucosio, suo "combustibile" naturale.
Questa modificazione nel funzionamento cerebrale, tuttavia, provocava dei danni: all'aumentare dell'alcol ingerito diminuiva
di pari passo, infatti, la concentrazione delle sostanze protettrici delle cellule cerebrali.
Questo spiacevole inconveniente, come spiegano gli studiosi sulle pagine del "Journal of Celebral Flow and Metabolism", era
del tutto reversibile nel giro delle 24 ore successive alla "bevuta", come mostravano le risonanze magnetiche cerebrali
effettuate sui partecipanti il giorno successivo al test.
Tuttavia il dott.Armin Biller, guida dei ricercatori, avverte che se il consumo di alcol aumenta ed è costante nel tempo, la
capacità del cervello di recuperare diminuisce fino a sparire del tutto, provocando danni permanenti a chi non riesce a
smettere di bere.
Fermo restando che esagerare con le bevande alcoliche fa male a tutti, sembra proprio che siano le donne quelle esposte ai
maggiori rischi per la salute.
Il cervello femminile sembra subire più danni di quello maschile in caso di abuso di alcol.
Lo sostiene, tra le altre ricerche svolte in materia, lo studio condotto da Daniel W. Hommer del National Institute on
Alcohol Abuse and Alcoholism di Bethesda (Maryland), che ha analizzato con la risonanza magnetica il cervello di 79 alcolisti
uomini e donne dopo 3 settimane di sobrietà. Le immagini sono state confrontate con quelle della materia grigia di 39 persone
sane. I ricercatori, si legge sull'American Journal of Psychiatry, hanno scoperto così che, se il cervello degli alcolisti
maschi mostrava segni di rimpicciolimento, la differenza riscontrata fra donne alcoliste e sobrie era ben maggiore.
Bene è, in ogni caso, non alzare mai troppo il gomito: i danni sono anche a livello epatico e il troppo bere può distruggere
la vita di una persona.