Alcol: preoccupa il consumo tra i giovani
cufrad news alcologia alcol alcolsimo giovani
Alcol: preoccupa il consumo tra i giovani
Cresce il fenomeno del binge drinking e del consumo fuori pasto, soprattutto tra i giovani, in particolare donne. Tra le ragazze di 14-17
anni la quota delle consumatrici fuori pasto è passata dal 6% del 1995 al 14,6% del 2010
"Preoccupano i dati della diffusione di consumo di alcol, soprattutto a livello giovanile, che richiedono attenzione e impegno maggiore circa
l'educazione al bere sano e moderato da parte di tutti". Ad affermarlo è il ministro della Salute, Renato Balduzzi, commentando nell'ottava
Relazione sugli interventi realizzati da Ministero e Regioni in attuazione della legge-quadro 125/2001 in materia di alcol e problemi
correlati al consumo di alcol presentata a dicembre al Parlamento e pubblicata oggi sul sito del ministero. Balduzzi ha quindi annunciato l'
"intenzione, insieme al ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e al ministro Andrea Riccardi, che ha la delega per le politiche
giovanile, di approfondire il ruolo delle agenzie educative e della scuola nel contrasto del consumo smodato di alcol".
Se dai dati della Relazione portano buone notizie relativamente alla mortalità legata alla patologie connesse all'uso di alcol, diminuita
de12% dal 2007 al 2008), alla percentuale degli utenti in trattamento (seppure con una lieve diminuzione dell'1,8% dal 2008 al 2009),
preoccupa il persistere di alti tassi di consumo di alcolici tra i giovani. In particolare, si diffonde sempre più la pratica di consumare
bevande alcoliche in grande quantità in breve tempo fuori pasto. In particolare nel 2010 il fenomeno del binge drinking ha riguardato il
13,4% degli uomini e il 3,5% delle donne. Nella fascia tra i 18 e i 24 anni la percentuale di donne che pratica il binge drinking sale al 9,7
%. I consumatori fuori pasto sono "notevolmente" aumentati nel corso dell'ultimo decennio: dal 33,7 % al 41,9% i consumatori tra i 18 e 24 anni; dal 14,5 al 16,9 quelli tra 14 e 17 anni. E' tra le ragazze di 14-17 anni che la quota delle consumatrici fuori pasto raddoppia negli ultimi 15 anni, passando dal 6 % del 1995 al 14,6% del 2010.
La Relazione, secondo il ministero, "conferma quindi il passaggio dal tradizionale modello di consumo mediterraneo, con consumi quotidiani e moderati, incentrati prevalentemente sul vino, a un modello più articolato, che risente sempre più dell'influsso culturale nordeuropeo".
Tuttavia i livelli generali di consumo tra il 2009 e il 2010, sottolinea però il ministero, registrano un trend di lieve diminuzione tra i
giovani fino a 25 anni (dal 34,3% al 34,1%) e tra le donne (dal 15,7% al 14,6%). Dunque, afferma Balduzzi nella presentazione della
Relazione, "le politiche di contrasto nazionali e regionali stanno ottenendo qualche riscontro: è necessario continuare a consolidare i dati
positivi e contenere i problemi più rilevanti, rafforzando in particolare gli interventi di prevenzione e un attento monitoraggio che guidi
verso l'adozione delle politiche più adeguate". Questo vale, secondo il ministro, soprattutto nei confronti dei più giovani: "Dobbiamo
aiutare i giovani a fronteggiare le pressioni sociali al bere in contesti significativi come la scuola, i luoghi del divertimento, della
socializzazione e dello sport, e realizzare interventi di intercettazione precoce del consumo giovanile a rischio, accompagnandoli con
appropriati interventi di sostegno e motivazione al cambiamento, secondo la strategia già sperimentata a livello internazionale ed europeo e
sarà recepita nel nuovo Piano Sanitario Nazionale".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)