Alcol: rapporto ISS, a rischio 1,5 milioni di giovani
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Un milione e mezzo di giovani tra gli 11 e i 24 anni, in Italia, sono a rischio alcol, e l'allarme e' piu' acuto tra le ragazze. Lo dice il rapporto dell'Osservatorio nazionale alcol dell'ISS, diretto da Emanuele Scafato. Tra gli 11 e i 18 anni sono a rischio il 22,4 per cento dei ragazzi e il 13 delle ragazze; tra i 19 e i 24 lo e' il 25,3 per cento dei ragazzi e il 10,4 delle ragazze. Considerato che la media nazionale delle consumatrici a rischio e' inferiore all'8 per cento, appare evidente che le giovanissime sono le piu' colpite da questa emergenza. "Questo ci induce a una riflessione che spesso manca a livello di decisioni politiche per elaborare regolamentazioni che dovrebbero impedire ai piu' giovani di avvicinarsi al rischio", osserva Scafato. Una "normalizzazione del bere" che non e' stigmatizzata e che purtroppo si accompagna al consumo di altre sostanze. "I ragazzi usano l'alcol per euforizzarsi, e quando inizia l'effetto depressivo ricorrono alla cocaina - sottolinea Scafato -. C'e' una carenza di informazione tra i giovani che ha portato a un incremento degli alcoldipendenti che hanno iniziato da giovanissimi". Sono 61mila gli alcoldipendenti in Italia, e quasi il 10 per cento ha meno di 29 anni: ma non esistono trattamenti specificamente "tarati" per i giovani consumatori. "Si spendono 169 milioni di euro per la pubblicita' di bevande alcoliche, mentre la legge 125 per la prevenzione spende un milione di euro l'anno: non c'e' un fondo per la prevenzione ne' per la ricerca, non c'e' un finanziamento finalizzato che potrebbe essere introdotto con una semplice tassa di scopo, come si fa per le sigarette", lamenta Scafato. L'alcol e' la prima causa di morte dei giovani in Italia: circa 2.800 l'anno, un ragazzo su 4, muoiono per un incidente alcol-correlato.