Alcol: responsabile di un terzo degli incidenti stradali
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L'alcol è responsabile di un terzo degli incidenti
BARI - Per insegnare ai giovani a bere responsabilmente, Assobirra e Unasca sono oggi a Bari all'Ateneo, per spiegare i
rischi dell'abuso di alcool correlati alla guida.
Per tutta la mattinata sono stati distribuiti opuscoli informativi e alcool-test agli studenti baresi.
Ogni anno in Italia si verificano circa seimila incidenti stradali causati dall'abuso di alcool. Si stima che almeno un terzo
di tutti gli incidenti abbia tra le sue cause l'assunzione di alcool. Assumendo un quantitativo di alcool al di sotto di 0,5
g/l il rischio di un incidente grave aumenta del quaranta per cento. Se invece il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,9
g/l il rischio è di undici volte superiore e infine con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l il rischio è di
trecentottanta volte superiore.
"O bevi o guidi" è un progetto voluto da AssoBirra per promuovere un consumo responsabile di bevande alcoliche e informare i
consumatori sui rischi connessi all'abuso e all'uso scorretto di alcol.
L'alcol ingerito a forte dosi altera il metabolismo, può influire sulla pressione sanguigna e causare forme di
intossicazioni, anche gravi.
La campagna prevede infopoint informativi (come quello di questa mattina all'Ateneo) e lezioni teoriche di un'ora in tutte le
scuole guida Unasca, inserendo così nozioni di guida responsabile all'interno del normale percorso formativo per ottenere la
patente di guida.
Gli effetti dell'alcol sul nostro organismo variano in base alla dose di alcol che si ingerisce, alla concentrazione alcolica
della bevanda e al fatto che l'alcol venga ingerito a stomaco vuoto oppure durante e dopo i pasti. Contano, infine, anche la
velocità con cui si beve e, naturalmente, le differenze tra individuo ed individuo, quali il peso corporeo, il sesso e lo
stato di salute.
Esistono linee guida condivise dalla gran parte della comunità scientifica che indicano i limiti entro i quali il consumo di
alcol si può considerare moderato. È definita moderata una quantità giornaliera di alcol equivalente a non più di 2-3 unità
alcoliche (36 grammi) per l'uomo, non più di 1-2 unità alcoliche (24 grammi) per la donna e non più di 1 unità alcolica (12
grammi) per l'anziano.
Una unità alcolica corrisponde a circa 12 grammi di etanolo; una tale quantità è contenuta in un bicchiere piccolo (125 ml)
di vino di media gradazione, o in una lattina di birra (330 ml) di media gradazione o in una dose da bar (40 ml) di
superalcolico.
Bere alcol in gravidanza è tra i comportamenti più pericoli. Potendo creare problemi al nascituro. L'alcol, infatti, è in
grado di attraversare la placenta e di arrivare al feto in una concentrazione di poco inferiore a quella presente nel sangue
materno.
Sulle cellule e sui tessuti in crescita del feto l'effetto di quantità anche moderate di alcol è particolarmente negativo e
può determinare malformazioni alla nascita, soprattutto cerebrali.
ba.fa