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"Alcol: sai cosa bevi?", i rischi per giovani e famiglie

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“Alcol: sai cosa bevi?”, i rischi per giovani e famiglie
 

Incontro al Centro sociale di Barco per la prevenzione alcologica
“Se lo conosci, puoi decidere di cambiare stile di vita”. E’ questo lo slogan scelto dagli organizzatori dell’incontro in programma oggi, venerdì 27 aprile alle 21, con il titolo “Alcol sai cosa bevi? Più sai meno rischi!”. Teatro dell’appuntamento è il Centro sociale di Barco invia Indipendenza 40 che ne è promotore in collaborazione con l’Associazione famiglie contro la droga e con l’Associazione provinciale dei club alcologici territoriali, nell’ambito del progetto di prevenzione per le famiglie e, soprattutto, per i preadolescenti e gli adolescenti. Intento dell’incontro, a ingresso libero, è quello di aumentare la consapevolezza dei rischi legati al consumo di alcol. Si parlerà in particolare di: nuovi consumi, nuovi riti e nuovi stili di vita, oltre che del ruolo delle famiglie, dei giovani e della società.

Interverranno Paolo Giberti e Roberto Simoni dell’Associazione provinciale dei club alcologici territoriali, la presidente dell’Associazione di promozione sociale Unisono psicologia Marica Malagutti e il presidente dell’Associazione famiglie contro la droga Gabriele Castaldi. Nel corso della serata sarà proiettato il cortometraggio “Prosit” di Fabrizio Arzani.

L’incontro è organizzato in occasione del mese della prevenzione algologica, iniziativa lanciata con la legge 125/2001 e dalla Società italiana di alcologia (Sia) assieme all’Associazione italiana dei club degli alcolisti in trattamento (Aicat).

L’alcol è uno dei più importanti fattori di rischio per la salute dell’uomo e rappresenta, insieme con il fumo, una delle principali cause di mortalità e morbilità. Il consumo di alcol è fortemente influenzato dal contesto culturale, sociale, economico e politico. Il danno causato dall’alcol, oltre che al bevitore, si estende alle famiglie e alla collettività, gravando sull’intera società.

Purtroppo nel nostro Paese si riscontra poca consapevolezza della pericolosità e dei rischi che l’abuso di sostanze alcoliche rappresenta per la salute dei singoli e della collettività.

Proibire serve davvero? L’unica strada è fare educazione e prevenzione e iniziare molto presto. Per questa ragione nella scuola media Cosmè Tura di Barco si attua da oltre 30 anni, un progetto di prevenzione delle dipendenze per le classi II e III medie, facendo riferimento anche ai danni causati dall’alcol alla guida, in collaborazione con la Polizia Municipale. Il progetto rivolto ai ragazzi e alla comunità educativa, si estende anche alla cittadinanza e diventa l’occasione per avvicinare le associazioni e i servizi del territorio, per amplificare insieme il messaggio di prevenzione.

Obiettivi principali dell’iniziativa sono: sensibilizzare i ragazzi a non bere prima dei 18-20 anni, anche se la legge ancora non lo prevede; lottare perché sia innalzata per legge l’età dell’acquisto e del consumo di alcolici, almeno ai 18 anni; convincere i giovani a bere in modo consapevole e con moderazione e a non bere alcol quando si assumono farmaci e soprattutto quando si deve guidare un qualsiasi veicolo; sensibilizzare gli adulti affinché diano il buon esempio; convincere i centri commerciali e i luoghi di distribuzione, sensibili al problema a non distribuire alcol ai minori di 18 anni.

Altro obiettivo è quello di combattere insieme la pubblicità che induce i giovani a bere, contrariamente a quanto dice la legge 125 del 2001. Non è possibile pensare a un’efficace azione preventiva fintanto che l’alcol viene presentato e propagandato come ottimo mezzo di socializzazione e come uno dei migliori strumenti per esprimere la propria personalità o per conquistare il successo.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)