Ormai è a livello cellulare che si cerca di scovare i meccanismi della dipendenza, sia che si tratti di droga, alcol, tabacco o sesso.

Alcuni ricercatori delle università di Linköping (Svezia) e Miami (Usa) sono riusciti a scoprire inaspettatamente nel cervello di topi «alcolizzati» un enzima, il Prdm2.

Si tratta, spiegano i ricercatori in un articolo pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry, di «un enzima soppressore dei tumori la cui inattivazione gioca un ruolo importante in diversi tipi di cancro presso l'uomo. Noi non sapevamo che il Prdm2 avesse una funzione nel cervello», sostengono gli studiosi. E che funzione! La ridotta attività del Prdm2 si traduce infatti in una diminuzione dell'attività nella corteccia frontale dei topi dipendenti dall'alcol. Proprio in questa area del cervello ha sede il controllo delle pulsioni.

Quando tutti i sistemi cerebrali funzionano correttamente, l'analisi delle conseguenze del consumo di una sostanza in rapporto al piacere che essa procura permette di prendere una decisione razionale. In particolare, il Prdm2 controlla diversi geni che sono necessari per una comunicazione corretta tra i neuroni, ma quando ne viene prodotto troppo poco non ci sono più segnali efficaci tra le cellule per bloccare l'impulso.

(...omissis...)

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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)