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Alcol: è SOS minorenni

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Alcol, è Sos minorenni

La fascia più colpita tra i 14 e i 25 anni, è un dramma. I progetti nelle scuole

L'abuso di alcol è sempre più un'emergenza a Rimini.Da una ricerca interna all'Asl di Rimini, di cui ieri il Comune ha reso noto i dati, emerge infatti come siano stati tra il 2012 e il 2013 ben 166 gli accessi da parte di giovani dai 14 ai 25 anni al Pronto Soccorso dell'Ospedale Infermi per problematiche appunto correlate all'alcol. Per la precisione sono stati 117 maschi e 49 femmine, con una maggiore incisione nella fascia tra i 18 e i 21 anni.“Anche se di questi solo il 3% presentava un grado di grave intossicazione da ricovero, e il 97%, la stragrande maggioranza, smaltito l'effetto dell'alcol ha risolto il proprio quadro clinico – sottolinea l'amministrazione - il dato impone una seria  riflessione sulle motivazioni e le conseguenze sociali di questa pratica così pericolosa ma purtroppo sempre più diffusa”.Il dato più preoccupante riguarda le persone, giovani e non solo, seguite dai servizi sanitari l'anno scorso per i problemi legati all'alcol, ben 697, con un incremento del 13,8% rispetto al 2009 (617 soggetti).In particolare gli alcoldipendenti in carico sono passati da 3 a 425 del 2013 (+9,2).L'abuso di alcol, nel caso soprattutto dei giovani, è spesso legato al fatto che questi ultimi non vivono questo consumo come problematico, ma come un “divertimento” in quanto controllato e limitato ad occasioni particolari.Si beve soprattutto con gli amici e in particolare nel fine settimana e con modalità definite di “binge drinking”, delle vere e proprie ‘abbuffate’ di bevande alcoliche con cinque o più unità di alcol consumate in un breve lasso di tempo.Gli esiti sono ovviamente devastanti per la salute.Obiettivo di questa modalità di bere è, secondo gli esperti, il “divertirsi “, nel senso etimologico del termine, cioè l’allontanarsi dalle preoccupazioni.

Eventuali “incidenti” correlati all’uso vengano risolti tra i pari o nel peggiore dei casi con una accesso al pronto soccorso, eventualità questa come evidenziano i dati, sempre più frequente.“Proprio a partire dalla consapevolezza dei dati e dell'incidenza sul nostro territorio di questa problematica – commenta Gloria Lisi, vice sindaco con delega ai servizi sociali del Comune di Rimini -  sono stati negli ultimi anni diversi i progetti messi in campo dalla sinergia tra Ausl, Istituzioni, Forze dell'Ordine e Scuola, con migliaia di studenti coinvolti.Purtroppo, pur trattandosi di un impegno di grande portata, con professionalità sanitarie e sociali impiegate di grande spessore, non è ancora sufficiente, avendo a che fare con una problematica generalizzata e profonda.In questo ambito in particolare un ruolo fondamentale lo gioca ancora il contesto famigliare, l'educazione al consumo di alcol parte infatti proprio dalla quotidianità.Sul ruolo genitoriale, sull'educativa di strada, sul coinvolgimento delle scuole, sulla condivisione di progetti legati alla guida con le forze dell'ordine, sono già in essere progetti, anche a carattere innovativo, di prevenzione che vedono coinvolte attivamenteiIstituzioni locali, Asl, forze dell'ordine e scuole.

La fascia di età coinvolta  dai progetti è principalmente quella delle secondarie superiori ma, visto il progressivo abbassamento dell'età di chi abusa di alcol, potrebbe essere interessante poter prevedere anche interventi  di informativa ed educazione già dalle scuole medie inferiori.Oltre all'aspetto educativo, è quello della sicurezza a fungere da deterrente, per questo, come polizia municipale, continueremo e anzi intensificheremo i controlli.Il cambiamento però passa anche da un diverso approccio culturale al consumo di alcolici che deve vedere coinvolta non un solo pezzo ma la comunità intera”




(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.nqnews.it/news/157300/Alcol__%C3%A8_Sos_minorenni.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)