Alcol: storia di Caterina
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Alcol: storia di Caterina
Il problema è dilagante, serve informazione. Caterina F.del Gruppo Al-Anon di Rovereto ricorda che l'allarme non smette se non se ne parla,
anzi: cresce.
Proprio perchè serve comunicazione sui danni dall'uso di alcol e tra i giovani è ormai una vera e propria epidemia silenziosa. "Ci chiamiamo
Al-Anon e collaboriamo con l'Associazione Alcolisti Anonimi ritrovandoci tutti i lunedì e giovedì per condividere esperienza, forza e
speranza per un problema presente in troppe famiglie ormai: l'alcolismo".
Caterina è una donna coraggiosa che non ha paura a dire di aver affrontato anche lei questo dramma indirettamente, cioè a causa di un
famigliare alcolista. "Anch'io non sapendo più cosa fare per l'alcolismo di un mio famigliare mi sono detta: perché non provare ad andarci?
Cercavo persone che mi capissero e mi aiutassero ad affrontare una situazione più grande di me che mi creava disperazione, sofferenza e tanta tanta impotenza. Non mi hanno offerto una ricetta miracolosa e istantanea, ma queste persone mi hanno dato l'aiuto che cercavo: comprensione e una nuova consapevolezza dell'alcolismo anche come "malattia" dei comportamenti familiari".
Il risultato per Caterina è stato immediato: dice di aver imparato come dare l'aiuto giusto al suo famigliare alcolista e soprattutto dice di
aver imparato comportamenti sani per me e per le persone che mi circondano. "Addio sensi di colpa, vergogna e paura: l'alcolismo lo affronti
se lo conosci nel modo giusto. Mi sono tolta il peso dell'ossessione psicologica che solo chi ha in casa un alcolista conosce bene". Caterina
descrive bene questi sentimenti. "Si passa dalla vergogna al rifiuto, dall'odio all'amore squilibrato, dall'impotenza alla disperazione più
nera. Tutto questo per me si è trasformato in nuova comprensione accettazione e serenità".
Nei giorni scrosi ci ha scritto per chiedere aiuto: serve più informazione, serve che la gente sappia che questo problema può non essere
vissuto in solitudine. "Il mio sogno è che altre persone provino questa strada, si diano la possibilità di stare meglio, di condividere e di
vedere il loro odiato alcolista con occhi diversi. Chissà a volte è proprio uno sguardo diverso e più amorevole che potrebbe indurre chi
amiamo tanto a cercare aiuto".
Ma come si strutturano gli interventi a Sacco? "Dialoghiamo e diamo anche la straordinaria possibilità di far incontrare anche i ragazzi che
vivono in famiglie con problemi di alcol tra di loro con davvero grandi risultati. Si chiamano Alateen e si ritrovano con l'aiuto di due
membri adulti per condividere tra loro senza vergogna aiutandosi a convivere con un genitore alcolisti".
Come rivolgersi ai gruppi? Chi volesse li troverà tutti i lunedì e giovedì alle ore 20.30 in Via Leonardo da Vinci c/o circoscrizione Borgo
Sacco in località Fucine. Oppure si può chiamare il numero 334-1883727 o ancora, gratuitamente, il n. verde 800 087 897 dove chi vive il
problema trova un voce amica pronta ad ascoltare e a fornire un contatto col gruppo più vicino a casa della persona interessata. Da qualche
tempo gli operatori si sono dotati anche di un sito internet dove si potranno trovare tutte le informazioni: www.giornalesentire.it
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)