Alcol sul lavoro, corsi di prevenzione nelle aziende
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Oltre 130 iscritti hanno partecipato ieri al convegno regionale "Alcol e lavoro in Friuli" tenutosi ieri per illustrare, a pochi giorni dalla loro approvazione, le linee guida per la prevenzione dei problemi di sicurezza legati al consumo di bevande alcoliche, elaborate dalla giunta regionale tenendo conto dall'importante esperienza pordenonese. Dal 2006, infatti, l'Ass 6, attraverso il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e quello di Alcologia, assieme a sindacati e imprenditori ha dato vita a un sistema sinergico di segnalazione e di contrasto dell'abuso di sostanze alcoliche sul lavoro. Un modello preventivo, questo, che ora sarà esportato in tutto il Friuli. Dal 2006, si ricorda, sono state individuate le attività lavorative "che comportano un elevato rischio per la sicurezza sul lavoro e per l'incolumità di terzi". E per queste è vietata l'assunzione di bevande alcoliche e superalcoliche. Si tratta di 14 mansioni tra i quali le attività di trasporto; le mansioni sociali e sanitarie tra cui medici e infermieri; attività che si svolgono nelle scuole e in quota oltre i due metri di altezza. Il convegno ha fornito l'occasione per fare il punto sul fenomeno, a partire dagli aspetti epidemiologici, che per ora, a livello locale, non ci sono. «Allo stato attuale contiamo solo su stime nazionali e internazionali - ha detto Paolo Venturini, dello Spisal - che indicano tra il 10 al 30% gli incidenti sul posto di lavoro causati dall'assunzione di alcol. Mentre in Friuli ogni giorno 200 posti letto sono occupati per problemi alcol correlati (infortuni sul lavoro, incidenti, malattie). Ora dovremo attraverso il tavolo prefettizio, in collaborazione con le forze dell'ordine e la Procura cercare di contornare il fenomeno». Intanto l'Ass 6 si concentrerà su formazione e informazione (distribuendo depliant ed etilometri monouso) nelle aziende a rischio. I corsi si terranno prima dell'estate e in autunno. Tra le aziende c'è anche l'Atap, dove di recente un autista di pullman è stato pizzicato a farsi un "cicchetto" durante l'orario di lavoro. Ma non è stato il solo. Nel corso dell'operazione anti-alcol, avviata a campione dai carabinieri circa 2 mesi fa, sono stati colti in flagrante anche due camionisti.