Alcol-test nei locali: attenzione a non fidarsi troppo
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di Maurizio Caprino
Da oggi nei locali che stanno aperti oltre la mezzanotte è in vigore l'obbligo di mettere a disposizione dei clienti un
precursore per misurare il tasso alcolemico. Lo prevede la riforma del Codice. Che però non spiega che il test rischia di
essere poco attendibile. E questo a prescindere dalle note diatribe sull'affidabilità di precursori ed etilometri
(http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/03/la-roulette-dellalcoltest-etilometro-e-analisi-del-sangue-non-
concordano.html). Ecco perché.
Mettiamo che abbiate bevuto a stomaco vuoto da 10-15 minuti fa e che ora stiate uscendo dal locale. Il precursore vi dirà
quesi certamente che siete in regola: l'alcol che avevate ancora in bocca (ininfluente sulla vostra lucidità ma rilevato
dall'apparecchio) è evaporato, mentre l'assorbimento di quello che avete ingerito è appena cominciato. Ma quando si è digiuni
il tasso alcolemico sale molto in alto e lo fa rapidamente. Quindi dopo un altro quarto d'ora, se vi becca una pattuglia,
rischiate di farvi trovare positivi. E non sognatevi di fare causa al gestore del locale per avervi messo a disposizione un
precursore fasullo: il tasso alcolemico cambia.
Più prevedibili gli effetti quando si beve a stomaco pieno: l'assorbimento è più lento e non arriva agli stessi livelli che
tocca a digiuno.
In ogni caso, a scanso di equivoci, rinnovo il mio invito: se dovete guidare, non bevete affatto. I vostri riflessi si
appannano anche se il tasso alcolemico resta nei limiti consentiti, aumentando sensibilmente la probabilità d'incidente.
Soprattutto di sera, quando si è già stanchi e il buio invece richiede riflessi pronti. Perché rischiare?