Alcol, un consumo eccessivo compromette la concentrazione e aumenta il rischio cardiovascolare
Alcol, un consumo eccessivo compromette la concentrazione e aumenta il rischio cardiovascolare
L’assunzione di alcol interferisce con la concentrazione e con le performance cognitive perché altera il metabolismo di un neurotrasmettitore fondamentale: la noradrenalina. Gli effetti dell’alcol sulle facoltà superiori sono noti, ma ora uno studio condotto su modelli animali e pubblicato su Nature Medicine dai ricercatori dell’Università del Texas di San Antonio e di altri centri internazionali spiega finalmente perché.
Secondo lo studio, ciò che viene compromesso è l’azione della noradrenalina su specifiche cellule nervose, nelle zone del cervello deputate alla vigilanza e alla concentrazione, in particolare, in alcune aree della corteccia e del cervelletto. L’azione dell’etanolo su queste cellule si traduce in effetti a cascata che finiscono per coinvolgere la trasmissione nervosa e, di conseguenza, le prestazioni cerebrali superiori.
Ma non c’è solo la concentrazione tra i bersagli dell’alcol. Negli stessi giorni è infatti stato pubblicato, su EP Europace, un ulteriore studio che associa il consumo significativo al rischio di eventi cardiovascolari gravi in chi soffre di fibrillazione.
I ricercatori dello Yonsei University College of Medicine di Seoul e altre università della Corea del Sud hanno analizzato le abitudini di quasi 9.500 persone con fibrillazione atriale, che erano in cura presso 18 centri del Paese, e le hanno suddivise in diversi gruppi in relazione all’abitudine di bere alcol.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://ilfattoalimentare.it/alcol-concentrazione-cuore.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)