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Alcol: un dramma sociale poco considerato?

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Alcol: 20mila morti e 50 miliardi vi sembrano pochi?
 


La notizia nuda e cruda potrebbe essere scambiata per una goliardata o una leggerezza. Ma forse è meglio non archiviarla senza prima riflettervi un po'. Eccola: un bar di Padova ha lanciato via volantino una sorta di sfida alcolica riservata agli studenti. Chi riesce a scolarsi 12 "shot" (quelli che noi chiameremmo cicchetti) in mezzo minuto beve e non paga. Non una novità assoluta, purtroppo, visto che anche qui il web – che quando c'è da suggerire pessime idee non fa mai mancare il proprio apporto – ha già aperto la strada con vari "giochi" demenziali tipo: bere alcol senza freni, filmarsi e mettere il tutto in Rete. Sfidando altri partecipanti. Ovviamente vince chi più si sbronza.


Ma c'è poco da pensare a goliardate o leggerezze. L'alcolismo, a partire da quello giovanile, è una coltellata sociale che sta provocando gravissime ferite. Qualche dato, per farci un'idea. Nel mondo, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, interessa circa 140 milioni di persone e provoca due milioni e mezzo di morti l'anno. In Italia, i numeri non spingono all'ottimismo anche se, va detto subito, negli ultimi
tempi qualche segnale positivo c'è. Ma i soggetti a rischio solo nell'età compresa fra gli 11 e i 24 anni sarebbero ancora più di un milione.
Proprio così, 11 anni, non è un refuso: in Lombardia, ad esempio, il 4 per cento degli undicenni e il 15 per cento dei quindicenni dichiara di essersi ubriacato almeno una volta nella pur breve vita. Non a caso sempre più minorenni finiti in coma etilico concludono le bravate di una sera affollando il pronto soccorso degli ospedali. Verrebbe da chiedersi come dove e quando questi bambinetti o poco più si procurino bevande di ogni tipo.


Giovanissimi e non solo, naturalmente. Nel nostro Paese i morti per abuso di alcol o per problemi ad esso correlati sono almeno 20mila l'anno. E, dopo la pietà per le vite perse, c'è da mettere in conto anche il peso sociale: tra costi sanitari, assenteismo, disagi familiari e così via. Qualcuno ha calcolato in almeno 50 miliardi di euro la bolletta annua dell'alcolismo.


Un dramma sociale poco considerato? Probabilmente nei decenni si è perso tempo, si sono rincorse – legittimamente – altre emergenze, dimenticando – non legittimamente – questa. Anche qui le lobby e il business contano, anche qui vanno infrante le regole perverse del micidiale trittico droga-alcol-gioco d'azzardo. Ma se è vero che negli ultimi 3 anni in Italia i consumatori a rischio sono scesi dal 15,2 al 13,8 per cento, qualche merito va riconosciuto a leggi più mirate («Vietato vendere alcolici ai minori», ma in quanti poi osservano questa norma?), iniziative istituzionali, impegno di associazioni.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.avvenire.it/Rubriche/Pagine/Smemorati%20e%20dintorni/Alcol%20%2020mila%20morti%20e%2050%20miliardi%20vi%20sembrano%20pochi%20_20140322.aspx?rubrica=Smemorati%20e%20dintorni


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)