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Alcol vietato di notte, rivolta dei bar

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JESOLO Dopo le discoteche anche gli esercizi pubblici si schierano contro le norme regionali

IL GAZZETTINO 8 Aprile 2009 -
Parte la raccolta di firme che attacca la legge che vieta la somministrazione dopo le 2
Estate alle porte, ritorna la raccolta di firme per chiedere l'annullamento della legge regionale che vieta la somministrazione di alcolici nei locali dopo le 2 di notte. In prima linea il Silb (Sindacato locali da ballo) e la Confcommercio che si ripresenteranno a promuovere la petizione per la quale la scorsa stagione, con il solo contributo delle discoteche, erano state raccolte ben settemila firme.
«Questa volta vogliamo coinvolgere tutti gli esercizi - ha detto Renato Giacchetto, presidente nazionale del Silb -, perché questa legge coinvolge tutti i locali. Raccoglieremo il maggior numero di firme possibile: il 31 maggio, assieme a quelle già raccolte, le porteremo in Regione chiedendo l'abolizione di questa legge».
Due in particolare i motivi alla base di questa iniziativa: «Questa legge crea una concorrenza sleale perché colpisce locali e discoteche, ma non i chioschi che possono somministrare alcolici a qualsiasi ora. Ma soprattutto a nostro parere non è in questa maniera che si risolve il problema degli incidenti notturni. Servono più controlli sulle strade. Bene ha fatto il Comune di Jesolo, che la scorsa estate ha chiesto la deroga alla legge organizzando più controlli lungo le strade. Questa è la direzione da seguire».
Secondo il presidente del Silb tutto questo provocherebbe anche una sorta di danno d'immagine soprattutto a livello turistico: «Mi chiedo cosa può pensare un turista qualsiasi, in vacanza senza auto, che si sposta a piedi o con i mezzi pubblici, che non può più bere un alcolico dopo una certa ora. Siamo dalla parte delle legge e non a caso abbiamo promosso la figura "dell'autista intelligente", ma non è con il proibizionismo di certe leggi che si risolvono i problemi».
Sulla stessa lunghezza d'onda Gianfranco Moro, presidente dei pubblici esercizi del Basso Piave: «Si possono fare tutte le leggi che si vogliono - ha detto -, ma senza una profonda azione di educazione verso i giovani e le famiglie si ottiene poco o nulla. Noi saremo in prima linea per qualsiasi iniziativa per la sensibilizzazione di comportamenti responsabili. Non c'è solo l'abuso di alcolici che deve preoccupare ma anche quello di sostanze stupefacente. Servono controlli e una maggiore educazione e sensibilizzazione nei confronti di certi problemi. In questo senso ben venga l'attivazione di un bus che per l'estate trasporterà i giovani da un locale notturno all'altro. È un'iniziativa - conclude - fortemente sostenuta dalle categorie».
Giuseppe Babbo