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«Alcol vietato? Solo al guidatore che riporterà il gruppo a casa»

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Vicenza «No al proibizionismo sugli alcolici, sì invece al guidatore designato». Luca Orsato, coordinatore provinciale del Sindacato italiano locali da ballo, esce almeno parzialmente dal coro dell'equazione "alcol=pericolo", per lamentarsi della legge vigente. «Siamo contrari all'articolo 6 che prevede il divieto per le discoteche di somministrare alcolici dalle 2 in poi - ha precisato Orsato - Se uno vuole bere un po' più del solito per divertirsi, dovrebbe essere libero di farlo, basta però che dopo non guidi. Addirittura, per noi, il tasso di alcol nel corpo del guidatore dovrebbe passare dall'attuale 0.5 a 0. Deve cioè passare il messaggio che chi beve anche solo un po', poi non può guidare». «Perché a pagare devono essere sempre le discoteche? - si domanda quindi Orsato - Come la mettiamo con i bar dello spritz? Noi il "guidatore designato" abbiamo cominciato a pubblicizzarlo già dieci anni fa». Peccato che poi questo "angelo custode" non sempre ci sia davvero.
Altra prospettiva quella di Lorenzo Rizzi, presidente della Federazione italiana pubblici esercizi: «Non si può impedire ad un padre di famiglia di bere una birra in pizzeria». No, non si può. Ma se dopo una birra da mezzo litro si mette alla guida e il suo tasso supera quella consentito dalla legge? Ciò che vale per i giovani dovrebbe valere anche per i padri di famiglia.