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Alcolici e adolescenti: allarme sottovalutato

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«Alcolici e adolescenti: allarme sottovalutato»
  
«Di fronte a episodi come quelli di Breno, fare finta di nulla o gridare all'emergenza droga nelle scuole è il peggior approccio al problema. Ma c'è una cosa più scivolosa: credere che gli stupefacenti iconograficamente più vicini al mondo dei giovani come ecstasy, acidi o cocaina siano l'unica tentazione-pericolo dell'adolescenza. Le più subdole infatti sono le dipendenze della "porta accanto", quelle che mettono radici in ambienti apparentemente innocui. Parlo della schiavitù dal web, dalle sale giochi, dalle droghe che ci intestardiamo a definire leggere e - per quanto riguarda l'area bresciana - soprattutto dall'alcol».

Secondo Sara Martinelli, sociologa e psicologa bresciana, la vicenda del Tassara resta la punta di un iceberg di devianze giovanili che vanno oltre lo spinello. «Giusto non distogliere lo sguardo dalla piaga degli stupefacenti, ma oltre alla repressione bisogna lavorare sulla prevenzione, ovvero sui comportamenti della gioventù nel loro complesso», osserva la professionista che nel 2012 ha collaborato al monitoraggio dell'Osservatorio nazionale del ministero della Salute sul disagio giovanile.

«I risultati emersi in quella ricerca, analoghi per altro all'interessante indagine promossa dalla Provincia, sono emblematici - rimarca Sara Martinelli -: per ogni adolescente di età compresa fra i 14 e i 19 anni che ammette di fumare uno spinello, ce ne sono cinque che si ubriacano e dieci che vanno in crisi d'ansia senza internet. È la tendenza alla trasgressione di una certa fascia di età che va analizzata, e non solo gli strumenti utilizzati per sballare». Lo snodo è dunque anche culturale. Sara Martinelli fa un esempio pratico: «Vedere sciami di ragazzi che si calano chupito ad oltranza nella rassicurante atmosfera di un happy hour spesso incontra la benevolenza degli adulti. In fondo, pensano, cosa c'è di strano? Così passa anche l'idea sbagliata che la marijuana non dia dipendenza o che anestetizzarsi con il web è il minore dei mali. Un concetto che spinge i giovani ad abbassare la difesa».

 


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.bresciaoggi.it/stories/Provincia/630078_alcolici_e_adolescenti_allarme_sottovalutato/