Alcolici: giro di vite nei locali del Trentino
Alcolici: giro di vite nei locali del Trentino
Trento - Un compito difficile quello che si prospetta per i baristi e per i gestori dei locali pubblici trentini e ancora di
più della città capoluogo, che ha all'attivo quasi duecento esercizi pubblici aperti a tutti, da bar a ristoranti, alberghi e
lounge bar, discobar e caffetterie che dalla uscita della legge provinciale 19/2010 sono tenuti a monitorare la clientela che
fa uso di sostanze alcoliche: la nuova legge prevede infatti che nei locali siano esposti i cartelli per avvertire i
minorenni di non fare uso di bevande alcoliche.
Se nei paesi della provincia, dove la clientela è all'incirca sempre la stessa, il compito di chi serve è agevolato, ben
diversa la situazione in città, dove sono davvero tanti i giovani che la sera passano qualche minuto in compagnia, magari
davanti a un aperitivo, prima di decidere che fare della serata, parecchi di loro sono nella fascia di età più complicata,
non sono maggiorenni, ma ormai hanno superato l'adolescenza e è davvero difficile capire la loro età senza dover chiedere i
documenti.
Viviamo in una epoca in cui i ragazzini e le ragazzine si comportano esattamente come i giovani maggiorenni e chiedono da
bere di tutto, anche aperitivi e cocktail, non necessariamente per ubriacarsi, magari anche solo per bere qualcosa di diverso
dal solito o per sentirsi alla pari con gli adulti.
Tuttavia la LP 19/2010 emanata il 25 agosto scorso impone che i pubblici esercizi che svolgono attività di mescita o di
distribuzione di bevande applichino alle loro pareti il cartello di avviso che impone ai minorenni di non fruire di bevande
alcoliche. Altrettanto ne è vietata la somministrazione. Il gestore o il barista potranno anche chiedere che sia esibito un
documento di identità nel dubbio che si presenti un minore a chiedere una bevanda alcolica.
Il cartello realizzato dalla Unione Commercio e Turismo rappresenta in figura il divieto all'alcool, un giro di vite per
contrastare il fenomeno dell'alcolismo giovanile e per prevenire gli incidenti con moto e motorini, ma anche per educare a un
uso moderato dell'alcool negli adulti.
Il cartello dovrà essere esposto dal titolare, che è tenuto a fare rispettare la norma nel locale, ma non solo: anche durante
le manifestazioni all'aperto, le sagre, le feste in piazza, le degustazioni, negli agriturismo, negli alberghi e nei rifugi
di montagna dovranno essere predisposti questi cartelli.
Ulteriore servizio per la utenza maggiorenne, a partire dal 13 novembre prossimo anche gli adulti avranno il loro compito:
nei locali pubblici che hanno un orario di apertura che si protrae oltre la mezzanotte dovranno esserci dei tester con
tabella riepilogativa dei valori per la clientela, che potrà chiedere di sottoporsi all'alcoltest per verificare la idoneità
alla guida.