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Alcolici vietati? In Russia la vodka si "affitta"

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Alcolici vietati? In Russia la vodka si affitta
Campagna durissima in Russia per limitare la vendita di alcolici, ma i russi trovano espedienti originali per aggirare il divieto


In Russia è in corso una campagna per limitare la vendita degli alcolici, compresa la birra, nelle ore notturne. Nell’Unione Sovietica vigeva il divieto della vendita dei vini e della vodka dalle 19.00 alle 11.00 del giorno successivo. Nella Russia postcomunista il divieto è dalle 20.00 alle 08.00. Molte regioni hanno inasprito ancora di più le restrizioni, allungando il lasso temporaneo del divieto della vendita, vietando la vendita nei week-end e nei giorni festivi.


Gli imprenditori russi specializzati nella vendita dei vini e alcolici forti, però, hanno inventato diversi modi per aggirare i divieti. Nel Paese c’è un vero e proprio boom dei siti internet che garantiscono la consegna di qualsiasi bevanda alcolica al cliente 24 ore su 24. I modi per non incappare nelle grinfie della polizia sono tanti.


Alcuni fornitori danno le bevande alcoliche “in omaggio”, senza chiederne alcun pagamento e, quindi, formalmente non si tratta di vendita. La chicca sta nel fatto che al cliente è proposto un acquisto insignificante e di poco conto, come un bicchiere o un apribottiglie, il cui costo però è maggiorato ed è equivalente al costo della bottiglia di vodka scelta. Pagando per l’acquisto di un bicchiere o di un apriscatole il prezzo della bottiglia di vodka, quest’ultima è consegnata al cliente “in omaggio”. E’ molto diffusa anche la pratica dell’“affitto” o della “consegna in uso temporaneo su cauzione” degli alcolici. Il cliente “prende in usufrutto” una bottiglia, lasciando al fornitore la “cauzione” equivalente al costo della bottiglia di vodka. Entro la mattina successiva il cliente deve consegnare la bottiglia “presa in affitto”, ritirando la sua cauzione, altrimenti il fornitore incassa la “cauzione”. Naturalmente nel cento per cento dei casi avviene proprio questo.


La polizia russa non sa che pesci prendere: per il momento cerca di applicare un articolo del Codice Penale russo che punisce transazioni commerciali fittizie per coprire la vendita illegale degli alcolici. In pratica le procure emettono le ordinanze per bloccare l’accesso ai siti internet dei fornitori degli alcolici.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Contro-il-nuovo-proibizionismo-le-ingegnose-soluzioni-dei-russi-20ea1af5-13da-40e3-bc89-174cfa4b3b15.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)