Alcolismo e aggressività: due drink bastano per perdere il controllo
Alcolismo e aggressività. Bastano due drink per perdere il controllo!
Dopo due soli drink i ricercatori hanno notato cambiamenti nel funzionamento della corteccia prefrontale del cervello, la parte normalmente coinvolta nel regolare i livelli di aggressività di una persona.
L’alcol è la sostanza psicoattiva più comunemente associata al comportamento aggressivo. Il consumo di alcol è implicato in una percentuale compresa tra il 35% e il 60% dei crimini violenti.
Le statistiche evidenziano che l’alcol è associato a molte forme di violenza, tra cui omicidio, l’aggressione fisica, la violenza sessuale, la violenza da parte del partner e l’abuso sui minori.
Di per sé il consumo di alcol è generalmente considerato insufficiente a suscitare comportamenti aggressivi (Graham, 1980 ). Tuttavia, quando assunto in contesti dove è presente ostilità o aggressività manifesta, l’alcol può favorire una risposta di tipo violento.
Il consumo acuto di alcol aumenta il rilascio di serotonina e dopamina ed esercita contemporaneamente un’azione inibitoria sulla corteccia attraverso il rilascio di acido gamma-aminobutirrico (GABA).
Il presunto meccanismo attraverso il quale il consumo di alcol aumenta l’aggressività è identificato nella sua capacità di ridurre l’attività della corteccia pre-frontale (Heinz et al., 2011 ).
Inoltre, in situazioni ostili, si pensa che la riduzione, indotta dall’alcol, dell’attività della corteccia pre-frontale indebolisca, a cascata, la regolazione dell’attività nello striato ventrale e nell’amigdala (Gan, Sterzer, Marxen, Zimmermann, & Smolka, 2015 ; Heinz et al., 2011).
Tuttavia, mancano prove sostanziali di neuroimaging a sostegno di queste idee. Per convalidare queste ipotesi è stato condotto un esperimento che si è avvalso dell’ausilio della risonanza magnetica funzionale (fMRI) su un campione di 50 giovani adulti sani.
I soggetti, dopo aver assunto una dose di alcol o di placebo (se appartenenti al gruppo di controllo), sono stati esposti ad un setting sperimentale che prevedeva situazioni di aggressività e provocazione manifesta.
Chi era sotto l’effetto dell’alcol, durante gli atti di aggressione, ha mostrato una diminuita attività nella corteccia prefrontale, nel caudato e nello striato ventrale, ma una aumentata attivazione dell’ippocampo rispetto al gruppo di controllo composto da soggetti sobri.
Tra i partecipanti “intossicati” il comportamento aggressivo è stato correlato positivamente con l’attivazione della corteccia prefrontale mediale e dorso laterale. Correlazione non evidenziata nel campione di controllo.
Dopo due soli drink i ricercatori hanno notato cambiamenti nel funzionamento della corteccia prefrontale del cervello, la parte normalmente coinvolta nel regolare i livelli di aggressività di una persona.
I soggetti esaminati sono stati valutai utilizzando anche l’Aggression Questionnaire (Buss & Perry, 1992) in concomitanza con la risonanza magnetica.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.terapiapsicologica.eu/articoli-psicologia/psicologo-psicoterapeuta-macerata/alcolismo-e-aggressivita-bastano-due-drink-per-perdere-il-controllo.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)