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Alcolismo e carenza di vitamina B1

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Vitamina B1 ed Alcolismo

L’abuso cronico di etanolo (alcolismo) produce un deficit di vitamina B1 che scatena l’Encefalopatia di Wernicke; questo disturbo è di tipo acuto e si manifesta con: oftalmoplegia (paralisi estrinseca o intrinseca del bulbo oculare), atassia (perdita della coordinazione muscolare), disturbi della deambulazione e stato confusionale. Le relative complicazioni sono principalmente di tipo degenerativo nervoso e vascolare

Alcol etilico e abuso: l'alcolismo

L'alcol etilico è contenuto nelle bevande alcoliche fermentate, distillate e liquorose. Si tratta di una molecola ottenuta per fermentazione anaerobia degli zuccheri mediante l'azione di alcuni lieviti detti saccaromiceti. L'alcol fornisce circa 7 kcal/g ma l'organismo umano non lo ossida in maniera efficace e la maggior parte di quello ingerito con le bevande alcoliche è destinato ad essere convertito in acidi grassi e depositato nel tessuto adiposo sotto forma di trigliceridi.
L'alcol etilico ha un impatto negativo sull'organismo; è percepito in maniera tossica da tutte le cellule del corpo (a partire dal tessuto nervoso fino a quello epiteliale) e altera l'assetto ormonale promuovendo la risposta insulinica e inibendo la secrezione di ormoni iperglicemizzanti (limita anche la neoglucogenesi nel fegato a livello enzimatico).
L'alcol etilico è una sostanza che interagisce con le cellule nervose provocando lo stato di ebrezza a discapito della lucidità mentale; in virù di questa caratteristica è considerato una principio NERVINO e, come per gli oppiacei o altre droghe, si tratta di una molecola che può generare tossicodipendenza.
L'abuso di alcol etilico si definisce ALCOLISMO; questa sindrome d'abuso (frequentemente compulsiva) compromette significativamente lo stato di salute del soggetto e si associa soventemente a malnutrizione e altre complicazioni (come il marasma e la degenerazione degli organi), alterazioni dell'equilibrio idro-salino e IPOvitaminosi.
La vitamina più coinvolta nel metabolismo dell'alcol e carente negli alcolisti è proprio la B1.
Tiamina e alcolismo

L'abuso cronico di etanolo (alcolismo) produce un deficit di vitamina B1 che scatena l'Encefalopatia di Wernicke; questo disturbo è di tipo acuto e si manifesta con: oftalmoplegia (paralisi estrinseca o intrinseca del bulbo oculare), atassia (perdita della coordinazione muscolare), disturbi  della deambulazione e stato confusionale. Le relative complicazioni sono principalmente di tipo degenerativo nervoso e vascolare.
La correlazione tra alcolismo ed Encefalopatia di Wernicke riguarda diversi aspetti della vitamina B1; in primo luogo, l'alcolismo determina inappetenza e conseguente malnutrizione generale. Come abbiamo già visto, la vitamina B1 è presente in molti alimenti ma soprattutto nei cereali integrali, nel germe di grano e nei legumi; è palese che NON si tratti di alimenti facilmente reperibili per un alcolista che, per lo più, fa uso di prodotti occasionali, fortuiti e quindi di bassa qualità. Inoltre, la B1 (al contrario di altre molecole della stessa famiglia) NON è una vitamina facilmente immagazzinabile nel fegato (anche se normalmente presente negli epatociti); ciò significa che l'organismo non ha la possibilità di gestirne le riserve, di conseguenza può andare incontro a IPOvitaminosi. Come se non bastasse, la vitamina B1 manifesta una fortissima sensibilità ad alcuni additivi, i solfiti, che sono agenti conservanti utili a prevenire l'ossidazione delle derrate. Sono solfiti: anidride solforosa, bisolfito di potassio e bisolfito di sodio, tutti utilizzati nella preparazione del vino (oggetto d'abuso nell'alcolismo) o in quella della fruta disidratata. E' anche opportuno ricordare che l'alcolismo provoca un malassorbimento cronico intestinale che, legato a quanto riportato sopra, determina una carenza pressoché inevitabile di vitamina B1 nei soggetti affetti da etilismo cronico.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)