In un recente articolo apparso sul Corriere del Ticino si riflette sullo stigma che spesso accompagna chi soffre di problemi di salute mentale e di dipendenza. Infatti, secondo uno studio della University Psychiatric Clinics di Basilea,  la popolazione ritiene più pericolose di quanto non siano le persone afflitte tali disturbi, in particolare gli alcolisti. Soprattutto, si tende ad emarginarli perché li si considera potenzialmente violenti, un pregiudizio tuttavia smentito dal gruppo di lavoro coordinato da Julia Sowislo e Christian Huber.

 

I ricercatori hanno intervistato 10mila soggetti, cui sono stati sottoposti dei casi fittizi chiedendo loro di valutare il grado di pericolosità della persona protagonista della situazione ipoteticamente descritta, per la quale sono stati specificati i sintomi riconducibili a disagi psichici e abuso di sostanze. Dalla analisi delle risultanze, pubblicate dalla rivista  Scientific Reports (Sowislo et al., 2017), si evince che gli alcolisti vengono solitamente considerati più ostili rispetto, per esempio, a soggetti affetti da psicosi o da disturbo borderline di personalità. Afferma Huber: “Questo potrebbe succedere perché quotidianamente avvengono episodi di violenza che coinvolgono individui ubriachi (..) episodi di aggressività che vengono percepiti in modo molto grave". Sembra inoltre giocare un ruolo essenziale anche la struttura dove avviene il trattamento, poiché i pazienti degli ospedali sono ritenuti meno a rischio rispetto a quelli delle cliniche psichiatriche.

 

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Fonte: Sowislo J.F., Gonet-Wirz F., Borgwardt S.,. Lang U.E., and Huber C.G., “Perceived Dangerousness as Related to Psychiatric Symptoms and Psychiatric Service Use – a Vignette Based Representative Population Survey”, Scientific Reports (2017), doi: 10.1038/srep45716.

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.federserd.it/index.cfm/Alcolismo-e-violenza:-il-ruolo-del-pregiudizio-/?fuseaction=skdnovita&id=76

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)