Alcolismo: sintomi e rischi
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Ogni anno in Italia sono circa 17.000 i decessi a causa dell'alcool.
E' la droga più utilizzata. Costa poco, è reperibile ovunque, in qualsiasi momento. Ovunque, dove le persone si incontrano si beve. Dove si festeggia ci si ubriaca. L' abuso di alcol viene menzionato raramente, ma le cifre parlano da sole. L' alcol è farmacologicamente una droga che, secondo le dosi, ha effetti euforizzanti, disinibitori, stimolanti o calmanti. Inoltre se assunto a lungo dà dipendenza. La sindrome di astinenza è più drammatica di quella dell' eroina, negli stadi iniziali si manifesta con il tremore delle mani, nei casi estremi si hanno il delirio e convulsioni.
Gli effetti immediati
L'intossicazione da alcol (ubriachezza) provoca mancata coordinazione dei movimenti, lentezza dei riflessi, difficoltà a parlare, e soprattutto tendenza all' aggressività. Fra tutte le droghe è quella che provoca il più alto livello di violenza verso se stessi e verso gli altri. In caso di pesante ubriachezza si comincia a balbettare e a barcollare, si diventa particolarmente loquaci, si parla da soli. Se è eccessiva provoca vomito, perdita dell' equilibrio e disperazione. L' alcol può causare una forte dipendenza o una dipendenza velata ed insidiosa.
Essendo socialmente tollerata, molti consumatori non sanno neanche di esserne dipendenti ma in realtà utilizzano l' alcol per bloccare emozioni indesiderate, per non pensare, per dimenticare. Proprio come per le comuni droghe da strada quando l' effetto dell' alcol passa la sensazione indesiderata rimane e il fisico ha subito un danno in più. L'alcolismo è una vera e propria patologia, dovuta all'assunzione cronica di grosse quantità di alcol. Certo, l'assunzione di alcol è inizialmente controllabile da parte dell'alcolista, ma poi diventa un tunnel dal quale è impossibile uscire senza un valido aiuto. La sindrome di dipendenza si ha quando sono presenti una serie di sintomi: - Necessità di consumare alcol - Incapacità di limitare il consumo di alcol - Sindrome di astinenza - Tolleranza all'alcol - Abbandono di altri interessi L'alcol causa intossicazione, abuso, astinenza, dipendenza, delirio, allucinazioni, depressione, stati d'ansia e molti altri danni gravi, fino alla morte. Una conseguenza grave dell'abuso di alcol è la cirrosi epatica. E' una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura e delle funzioni del fegato che può portare alla morte. l'alcol annienta le vitamine presenti nel corpo è così una persona si sente stanca, dopo aver bevuto.
Questo è ciò che causano i postumi di una sbornia. L' uso di alcol crea scompensi notevoli, sia a livello fisico che mentale. Dopo una forte ubriachezza i nervi motori cessano di funzionare, si spegne la coscienza e incombe la minaccia di un' intossicazione con conseguenze letali. Ogni anno l'alcol in Italia causi almeno 17.000 decessi l'anno a causa degli effetti diretti o indiretti dell' alcol.
QUALSIASI FONTE D' INFORMAZIONE A SFONDO MEDICO-SALUTARE, CI RIPORTA LE INNUMEREVOLI CAUSE E CONSEGUENZE CHE HA L' ALCOOL SULL' ORGANISMO. CERCHIAMO ORA DI COMPRENDERE MEGLIO COSA ACCADE REALMENTE AL CORPO QUANDO VIENE INTRODOTTA QUESTA TERRIBILE DROGA.
Tanto per cominciare dobbiamo sapere che l'etanolo è un alcool alla base di tutte le bevande alcoliche. L'etanolo è un composto stupefacente; ha molteplici effetti sull'organismo umano, di natura:
Energetica
Nutrizionale
Farmacologica
Tossica
Psichica
L'etanolo, dopo essere ingerito, viene rapidamente assorbito dallo stomaco e dall'intestino tenue e si distribuisce in tutta l'acqua corporea (che, per l'organismo umano, ammonta a circa 0,55 l/kg). La maggior parte (circa il 90%) dell'etanolo viene metabolizzato nell'organismo, mentre una piccola parte viene eliminata nelle urine, nel sudore e nell'aria espirata: il rapporto di etanolemia (concentrazione di etanolo nel sangue) e aria alveolare (valore misurato con l'etilometro) è relativamente costante, 80 mg di etanolo per 100 ml di sangue producono 35µg/100 ml di etanolo nell'aria espirata. L'etanolo ha un effetto di depressione del sistema nervoso centrale, ed ha anche un effetto ansiolitico e provoca disinibizione comportamentale. La somministrazione cronica causa sindromi neurologiche irreversibili come la Sindrome di Wernicke o la Sindrome di Korsakoff, dovute all'etanolo stesso o ai suoi metaboliti, o secondarie alla carenza di tiamina che viene costantemente osservata negli alcolisti. La maggior parte degli etilisti cronici mostra un grado di demenza associato a un ingrossamento dei ventricoli misurabile con tecniche di imaging cerebrale. Può anche essere presente degenerazione del cervelletto e in altre regioni encefaliche. L'alcool ha numerosi effetti acuti e cronici sull'apparato circolatorio. L'ingestione di etanolo provoca vasodilatazione cutanea e un aumento del flusso sanguigno a livello gastrico, con aumentata perdita di calore (che dà la tipica sensazione di calore). La perdita di calore fa diminuire la temperatura corporea, cosa che, associata a un effetto depressorio sui centri regolatori della temperatura a livello centrale, aumenta il rischio di morte per ipotermia. L'alcool inoltre ha degli effetti a livello cardiaco: provoca aritmie (prolungamento dell'intervallo QT nell'elettrocardiogramma) e deprime la contrattilità del muscolo cardiaco, portando a lungo termine a una cardiomiopatia. Inoltre provoca aumento della pressione sanguigna. Questi ultimi elementi insieme sembrano essere alla base dell'aumento di incidenza di infarto che si osserva in chi beve tra i 40 e i 60 grammi di alcool al giorno. Un moderato consumo giornaliero (20-40 g/dì) invece è correlato a una riduzione di circa il 30% della mortalità associata a ischemia miocardica.[4] Questo effetto è dovuto all'inibizione dell'aggregazione piastrinica e un aumento del colesterolo HDL, con una conseguente protezione dalle coronaropatie e prevenzione dell'aterosclerosi. L'alcool stimola la diuresi a causa di una inibizione del rilascio di vasopressina da parte dell'ipofisi posteriore. Il consumo cronico di alcool provoca tolleranza a questo effetto. L'ingestione di alcool provoca un aumento della secrezione salivare e gastrica, effetti riflessi prodotti dal gusto e dall'azione irritante di alte concentrazioni di etanolo a livello gastrico. In bevitori cronici di alcool si osserva generalmente malassorbimento a livello intestinale e diarrea, probabilmente dovuti a cambiamenti morfologici dell'epitelio intestinale (con un appiattimento dei villi) e una diminuzione degli enzimi digestivi. L'alcool ha un effetto tossico sia acuto che cronico sul pancreas, provocando pancreatiti probabilmente per una azione tossica diretta sulle cellule degli acini pancreatici. I maggiori effetti tossici si osservano nel fegato. Uno dei primi effetti della tossicità è l'accumulo di grasso (lipidosi), che avviene anche dopo l'assunzione di dosi relativamente basse. Il danno epatico progredisce verso un'irreversibile necrosi e fibrosi epatica: l'aumento ematico della gamma glutamil transpeptidasi (GGT) è un ottimo indice di danno epatico. La cirrosi è fattore di rischio per l'epatocarcinoma (HCC). Sia l'esposizione acuta che cronica all'alcool provoca impotenza nell'uomo. Circa il 50% degli etilisti cronici di sesso maschile sono impotenti e mostrano segni di femminilizzazione testicolare e ginecomastia. Questi effetti sono sia secondari a un'alterata funzione dell'ipotalamo, che diretti sulle cellule di Leydig, provocando una inibizione della sintesi steroidea testicolare. L'effetto sulla funzione sessuale nelle donne è meno noto, ma in donne alcoliste è stata segnalata una diminuzione della libido e della lubrificazione vaginale e alterazioni del ciclo mestruale. L'etanolo riduce la secrezione di ossitocina, il che provoca un ritardo del parto. Questo effetto è stato usato in passato per ritardare il parto in donne con contrazioni premature, ma è stato abbandonato perché la dose necessaria era troppo elevata e causa ubriachezza nella madre e intossicazione acuta nel neonato. L'assunzione di alcool durante la gravidanza provoca effetti tossici gravi sull'embrione e sul feto. Nel primo trimestre aumenta significativamente il rischio di aborto spontaneo. Nel bambino si osserva tipicamente lasindrome alcolica fetale, caratterizzata da tre condizioni: anomalie craniofacciali (tra cui microcefalia), disfunzioni del sistema nervoso centrale (iperattività, deficit di attenzione, ritardo mentale e disfunzioni dell'apprendimento),difetti del setto interatriale nel cuore e rallentamento della crescita. L'incidenza della sindrome alcolica fetale negli Stati Uniti è di circa 0,5-1 bambino su 1000 nati. Gli etilisti tendono a sostituire con le bevande alcoliche gran parte degli altri alimenti della dieta, e questo li predispone a deficienze nutrizionali, in particolare gravi carenze di vitamine del gruppo B. La carenza di tiamina è alla base di una serie di patologie tipicamente osservate negli etilisti, come la neuropatia periferica, la psicosi di Korsakoff e l'encefalopatia di Wernicke.