Alcolismo tra le mura domestiche: a rischio il funzionamento del lobo frontale degli adolescenti
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fonte: Alcohol Clin Exp Res
Il Brain Imaging Center del McLean Hospital e il Dipartimento di Pschiatria della Harvard Medical School nel Massachusetts in
collaborazione con The Brain Institute di Salt Lake City (Utah) hanno recentemente scoperto una significativa vulnerabilità
neurobiologica nei ragazzi con una storia familiare d'alcolismo, fenomeno che include una ridotta efficienza neuronale e il
reclutamento di risorse cerebrali addizionali. I ricercatori hanno analizzato con risonanza magnetica funzionale (1.5 Tesla)
il funzionamento cerebrale di 32 adolescenti (età media 13.4 anni) durante l'esecuzione di un compito cognitivo (Stroop
Color-Word Interference task) indicato per la valutazione della capacità di controllo inibitorio. La storia famigliare d'
abuso d'alcol è stata investigata con un'intervista strutturata (Family History-Epidemiologic structured interview) alle
madri che accompagnavano i rispettivi figli. I ragazzi sono stati suddivisi in 2 gruppi, con alta (FH+) o bassa (FH-)
famigliarità per l'alcolismo (genitori e/o nonni alcolisti). Il gruppo FH+ mostra, rispetto al gruppo FH-, una più estesa
attivazione del circuito fronto-limbico, della corteccia cingolata anteriore e del giro frontale medio, durante il compito
d'inteferenza. La scoperta che la famigliarità per l'alcolismo può avere un significativo impatto neurobiologico sul cervello
in via di sviluppo di un ragazzo è molto importante. Poiché durante l'adolescenza vi è una maggiore propensione a non
controllarsi, l'abuso di alcol durante questa età può modificare il percorso di maturazione del cervello.
MM. Silveri, J. Rogowska, A. McCaffrey, DA. Yurgelun-Todd. Adolescents At Risk for Alcohol Abuse Demonstrate Altered Frontal
Lobe Activation During Stroop Performance. Alcohol Clin Exp Res, Vol 35, No 2, 2011: pp 1-11