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Alcologia: 15 anni di esperienza formativa

Alcologia: 15 anni di esperienza formativa

ALCOLOGIA: L'INTERVENTO CLINICO NELL'ALCOLISMO E NEI PROBLEMI ALCOLCORRELATI
15 anni di esperienza formativa
Mauro Cibin, Fabio Caputo, Davide Mioni, Giampietro Spolaor, Valeria Zavan, Ina Hinnenthal


La formazione sui problemi legati all’uso di sostanze psicoattive e di alcol in Italia è sempre stata frammentata ed ha spesso seguito canali extra istituzionali.
Per quanto riguarda i percorsi curricolari (corsi di laurea e di specializzazione universitaria), la materia è divisa tra diversi insegnamenti (Farmacologia, Psichiatria, Gastroenterologia, Neurologia, Psicologia, Medicina Legale...) e solo in alcune rare situazioni sperimentali è stato possibile strutturarla in programmi formativi coerenti.
Questa situazione deriva principalmente dal fatto di essere un argomento “figlio di nessuno”, per il quale non esiste un insegnamento universitario specifico.
Nella maggior parte dei Paesi esteri la “drogologia” è considerata, almeno per la sua parte clinico/terapeutica, una branca della Psichiatria, e quindi parte del curriculum psichiatrico, quando non addirittura una “superspecializzazione” nell’ambito della Salute Mentale: collocazione che ha consentito di ricavare importanti spazi di formazione universitaria.
I lodevoli ma non numerosi tentativi di portare la nostra materia all’interno della formazione universitaria hanno avuto finora scarsi risultati, spesso legato alla sensibilità personale dei docenti più che ad un interesse di sistema.
Emblematica in questo senso è stata l’esperienza della Scuola di Specializzazione in Tossicologia Medica dell’Università di Padova.
Questa scuola tra il 1985 ed il 1995 ha assunto un netto profilo di formazione sui Disturbi da Uso di Sostanze: una quota rilevante dei medici Ser.T. veneti ha qui trovato non solo una formazione di ottimo livello ma anche l’entusiasmo ed il senso etico del proprio lavoro.
Questa esperienza, fortemente legata alla figura del Prof. Lorenzo Cima, si è esaurita col suo pensionamento.
Un’altra esperienza formativa Universitaria rilevante è quella realizzata dal Prof. Paolo Mezzelani, fondatore del Servizio di Medicina delle Dipendenze dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona (www.medicinadipendenze.it): in questo caso l’esperienza clinica e formativa continua tuttora, dopo il pensionamento del fondatore, grazie all’attività dei suoi allievi.
Altrettanto frammentario e discontinuo è il quadro della formazione non curricolare, rispetto alla quale si segnalano alcuni corsi postlaurea di varia natura (master, dottorati...); non mancano i convegni su temi specifici, tra i quali quelli organizzati da FeDerSerD, i quali tuttavia non presentano caratteristiche formative di base, ma piuttosto vanno considerati utili momenti di aggiornamento.
Per quanto riguarda la formazione sull’alcol ed i problemi alcol correlati, la situazione è, se possibile, ancora più carente che quella sulle sostanze illegali. La formazione alcologica in genere segue le vicende delle organizzazioni sanitarie e territoriali, presentando vari livelli di avvicinamento/allontanamento rispetto alla formazione sulle Dipendenze da sostanze illegali: si va da situazioni in cui la formazione alcologica è parte di quella “drogologica” ad altre in cui l’alcol viene considerato come materia completamente a sé stante.
Nel “quasi vuoto” della formazione alcologica vanno notate le iniziative formative delle organizzazioni dei CAT.
Si tratta di stage centrati su un’unica metodologia, e quindi giocoforza incompleti, data la complessità dell’intervento alcologico attuale; tuttavia per molti futuri alcologi le “settimane di sensibilizzazione“ sono state il primo contatto col mondo dell’alcol.
Nel contesto descritto una rilevanza significativa rivestono i Seminari di Alcologia tenutisi a Dolo (Venezia) a partire dal 1999.


copia integrale del testo si può trovare sulla rivista "Mission" 42/2015 al seguente link: http://www.federserd.it/periodico/mission42.pdf


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)