338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Alcol:tolleranza zero=zero consumi?

alcol vino prevenzione giovani alcolismo

Due bicchieri di vino non fanno un ubriaco al volante. E' questo il pensiero del ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, intervenuto all'apertura di "Vinitaly" a Verona, riguardo alla proposta in discussione alla commissione Trasporti della Camera che prevede un abbassamento del tasso alcolemico a zero per i minori di 21 anni, per i tassisti e per i conducenti dei mezzi pubblici.
A preoccupare il ministro è quello che questa proposta potrebbe provocare, ossia un calo dei consumi di vino nei ristoranti italiani, già provati dalla crisi finanziaria. Fipe-Confcommercio preoccupata
Vini, liquori e addirittura dolci a base alcolica saranno banditi dalle tavole dopo questo provvedimento? Abbiamo girato la domanda a Edi Sommariva, direttore generale Fipe-Confcommercio. Sommariva si dice preoccupato: "Il grido d'allarme lanciato da Zaia ci preoccupa e certo non ci lascia indifferenti, perché interpreta il senso di tolleranza zero che si vuole esprimere con questo tipo di provvedimenti, che vogliono modificare profondamente i comportamenti dei consumatori."
La proposta, insomma, non può che preoccupare i ristoratori italiani, probabilmente danneggiati dal drastico calo dei consumi. "Siamo ovviamente favorevoli alla campagna di sicurezza stradale che il governo sta portando avanti - ha proseguito Sommariva -. Tuttavia dobbiamo tutelare anche i ristoranti che potrebbero di conseguenza avere un calo delle vendite. E' quindi necessario ragionare tenendo anche conto della situazione economica che stiamo vivendo, perché c'è il rischio di una possibile ricaduta nei consumi. Noi proponiamo di lasciare la soglia a 0,2.".
Il dg di Fipe-Confcommercio ha precisato anche che con l'abbassamento del tasso alcolemico si risulterebbe fuori anche solo ingerendo uno sciroppo per la tosse o mangiando un babà: "Anche solo un semplice cioccolatino al liquore rischia di far passare dei guai all'automobilista".
"Bisogna educare al bere bene"
Marcello Meregalli, membro del Cda del Gruppo Meregalli, che da più di 150 anni si occupa della distribuzione di vini, riguardo all'intervento del ministro Zaia sostiene che "la nostra azienda è un grande osservatorio sul consumo di vini, liquori e distillati in Italia e già negli ultimi due anni abbiamo rilevato un calo nei consumi soprattutto di superalcolici. Consumare a fine pasto una grappa o un passito è diventato davvero a rischio per i controlli stradali. Siamo preoccupati che l'abbassamento dei tassi alcolemici possa aggravare ancor più la situazione, compromettendo un quadro già difficile a causa della crisi economica mondiale. Italia, Spagna e Francia la pensano allo stesso modo su questo argomento."
Per combattere gli incidenti stradali Meregalli formula proposte chiare e da molti condivise. "C'è bisogno di altro ovvero di educare al consumo, partendo proprio dalle fasce d'età più giovani. Continuare con il terrorismo non porta a nulla. Con l'educazione al bere bene si potrebbe riportare il limite a 0,8". E proprio a questo proposito, il ministro Zaia ha assicurato: "Intendiamo difendere il consumo responsabile del vino attraverso progetti di rieducazione alimentare, parlando ai giovani, come ha fatto la Provincia di Treviso, fin dai tempi in cui ero io presidente: dopo dieci anni i morti per incidenti stradali sono diminuiti da 87 a 60 all'anno".