Alcool: a tla dag me la tabela!
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RIMINI Come riconoscere la differenza tra stato etilico e l'arsura vigliaca
Da qualche mese bar, pub, ristoranti, discoteche e locali sono tappezzati di tabelle che indicano "i principali sintomi correlati a diversi livelli di concentrazione alcolica" e la "stima delle quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso alcolemico legale per la guida". Insomma, bevi due birre e controlla in base a sesso, età e peso se sei ancora entro il limite e puoi guidare. Molto dettagliate, precise e sicuramente formulate su solide basi scientifiche, ma restano parecchi dubbi sulla loro utilità.
Alla vigilia della discussione alla Camera di una nuova proposta per abbassare il limite alcolico (a 0,2 g/l), ottenibile guardando intensamente per qualche minuto una bottiglia di Beck's, ci si chiede se piuttosto che focalizzare l'attenzione su tabelle invisibili e scarsamente considerate dai ragazzi, non possano essere adottate misure più concrete e utili per evitare che chi è ubriaco guidi. Per esempio servizi di navette tra i locali, taxi low cost (gli attuali 40€ per 5km sono tariffe da auto blu con autista), etilometri di serie nelle automobili, pattuglie nei parcheggi delle discoteche che ti impediscano di uscire se positivo, maggiori controlli (l'obiettivo del 2008 era raggiungere 2 milioni, se ancora poco rispetto ai 4 della Francia e gli 8 della Spagna).
Nel frattempo, almeno nei locali della Riviera, dovrebbe essere adottata immediatamente per la sua chiarezza espositiva una tabella che circola su internet, nata dalla fantasia e dalla creatività di un simpatico romagnolo. La tabella, interamente in dialetto, fa il verso a quella ufficiale, abbinando alle varie "cocentrazioun d'alcol te sang", le diverse "sensazioun e percezioun" ed "efet colateral e sintom".
Con 0 gr/l la sensazione principale è che "te un'arsura vigliaca" e l'effetto è che "bsogna zarchè un bar vert". Più chiaro di così! Salendo a 0,4 gr/l "e cminza e divertiment" e "la zurneda la s'indrizza". Insomma si cominciano a percepire i primi effetti benefici. Ed infatti con 0,5 gr/l si arriva al "benessere" ma anche il monito perentorio e indiscutibile "Sta teinti, da qui in avanti it ceva la patenta!". Chi non ne vuole sapere di fermarsi e vuole sfidare il destino rischia di arrivare nel giro di qualche drink a 1,5 gr/l con la sensazione di "pid cheld e òmid". Ma quale sarà stata la causa? Basta consultare la tabella, che non lascia spazio ad alcun dubbio: "t'at se pised ma dos". Bevi e ribevi puoi incappare in un pericoloso 6 gr/l dove rientrando a casa noti che "tot i pareint it guerda mel", per scoprire poi che "te sbajè chesa, e te spach la ceva in tla seradura"; o terminare ad un 8 gr/l vedendo "zeinta vistida ad biench e la musica la è sempre la stessa" perché "t'si in tla ambulenza in coma etilico".
L'autore specifica che, giustamente, "la tabela la n'è cumpagna per tot", e per spiegarlo utilizza una metafora che potrebbe esser adottata anche sulle tabelle ministeriali: "Qualcadoun e po enca avè 0,1 g/litro e magari e ved la Madona, un elte po avè 3gr/litro e cred da es boun d'guidè e Concord. E problema l'è sempri e stess: DOP 0,5 IT CEVA LA PATENTA!".