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Alcool e malattie cardiovascolari: osservazioni

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Alcool e malattie cardiovascolari

C'è un acceso dibattito, sia nella letteratura scientifica, sia sui media tradizionali, sull'effetto dell'alcool: è possibile che il consumo, purché moderato, abbia un effetto protettivo sul cuore? Questa è la domanda a cui ha voluto dare una risposta una nuova meta-analisi. Questo studio, a differenza dei precedenti, ha indagato su un aspetto della questione ben definito, quello che implica un legame tra il consumo di alcool e la mortalità per disturbi cardiovascolari.

È stata effettuata una ricerca bibliografica molto dettagliata (Medline, Embase, atti congressuali) inerente gli studi condotti dal 1950 al settembre 2009. I ricercatori hanno considerato solo gli studi che mettevano in relazione il consumo di alcool con alcuni parametri specifici: la mortalità complessiva per le malattie cardiovascolari, l'incidenza e la mortalità per cardiopatia ischemica, e l'incidenza e la mortalità da ictus. Dei 4.235 studi individuati, ne sono stati selezionati 84.

I consumatori di alcool avevano un rischio ridotto rispetto ai non consumatori, pari rispettivamente a 0,75 (intervallo di confidenza al 95% 0,70 – 0,80) per la mortalità da cause cardiovascolari globali, a 0,71 (0,66 – 0,77) per l'incidenza di cardiopatia ischemica, a 0,75 (0,68 - 0,81) per la mortalità da cardiopatia ischemica.

Per l'incidenza e mortalità da ictus la riduzione del rischio rilevata era non statisticamente significativa, probabilmente per un effetto opposto del consumo di alcool sul rischio di ictus ischemico (ridotto) e ictus emorragico (aumentato). Un'analisi quantitativa ha mostrato che il livello più basso di mortalità da cause cardiovascolari si raggiungeva con livelli di alcool compresi tra i 2,5 e i 14,9 g /die (=1 drink al giorno) e che un consumo di alcool superiore ai 60 g/die si associava a un aumentato rischio di ictus. Un'analisi secondaria di mortalità per tutte le cause mostrava un rischio più basso per i consumatori rispetto ai non consumatori, pari a 0,87 (0,83 -0,92).

I ricercatori hanno concluso che un leggero consumo di alcool è associato a un rischio minore di patologie cardiovascolari.

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.educazionenutrizionale.granapadano.it/it/strumenti-per-la-classe-medica/articoli-di-aggiornamento-scientifico-sull-alimentazione/target-adulto/alcool-e-malattie-cardiovascolari


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)