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Alessandria: secondo i dati del Ser.T. è in aumento il gioco d'azzardo patologico

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Gioco d'azzardo: "patologia in crescita del 10%"

Luigi Bartoletti, direttore del Ser.T.: "aumentano le possibilità di gioco quindi aumentano le persone colpite dalla dipendenza".
Il percorso per uscirne dura un paio d'anni e prevede interventi farmacologici e psicoterapia.
Attivo anche il supporto alle famiglie.
Lo ha denunciato il Questore di Alessandria nei giorni scorsi durante la conferenza di presentazione dell'anno appena concluso: "si sono

registrati alcuni episodi di false denunce per rapina che volevano essere un modo per dissimulare gravi perdite al gioco".
Presso l'AslAl è stato attivato l'ambulatorio per il gioco d'azzardo patologico, gestito da un'equipe composta da psicologo, educatore,

assistente sanitaria e assistente sociale. Nel Dipartimento di Alessandria è in cura circa un centinaio di pazienti.
Il dottor Luigi Bartoletti, direttore del Ser.T., il Dipartimento di Patologia delle Dipendenze dell'AslAl, spiega i meccanismi della

dipendenza dal gioco d'azzardo e illustra i percorsi di recupero messi in atto nell'ambulatorio.
"Il disturbo da gioco d'azzardo patologico era considerato nella psichiatria come un disturbo della volontà, mentre ora è considerato come

una dipendenza comportamentale - spiega il dottor Bartoletti - Il gioco è legato al piacere ma diventa patologia quando si perde il

controllo. Ci sono persone colpite direttamente dalla dipendenza, altre che iniziano a giocare a causa di problemi psichiatrici come i

disturbi dell'umore e della personalità. Per placare l'ansia e trovare uno sfogo iniziano a giocare".
"Nelle persone colpite da questo tipo di dipendenza nasce il pensiero magico, ovvero si pensa che l'ultima giocata risolva la perdite

precedenti: questa idea è patologica" dice il direttore del Ser.T.
Quali sono le persone più colpite da questa patologia?
Il fenomeno è distribuito su tutte le fasce della popolazione, il rapporto tra uomini e donne è praticamente paritario, la fascia di età più

colpita è quella tra i 20 e i 40 anni ma sono interessati anche i giovanissimi che giocano on line".
La crisi economica incentiva il gioco?
C'è stato un incremento del fenomeno del 10 per cento nell'ultimo anno, ma questo è causato anche dall'aumento delle possibilità di gioco. Ci sono le corse dei cavalli, le scommesse sportive, i giochi on line, le sale da bingo, il gratta-e-vinci, il gioco che fa vincere una rendita mensile per 20 anni. Anche questo gioco dà dipendenza, ci sono persone che spendono oltre 20 euro al giorno, in un mese si può capire quando influisca sul reddito di una persona, magari pensionata.
Esiste una prevenzione? I famigliari delle persone colpite come si possono accorgere della patologia?
L'informazione sul gioco responsabile è la miglior forma di prevenzione. In famiglia si possono notare alcuni comportamenti: nervosismo, isolamento, un numero eccessivo di ore passate al computer, assenteismo dal lavoro o da scuola.
Che cosa fa il Ser.T. per questa patologia?
Il trattamento è anonimo per cui non serve nemmeno l'impegnativa del medico di famiglia. Si inizia con un trattamento farmacologico e si

prosegue con la psicoterapia di gruppo e individuale. Si fanno anche incontri motivazionali che servono al paziente per rendersi conto del

problema. Sono previsti inoltre interventi per motivare i famigliari e dar loro supporto nell'affrontare il problema. Il Ser.T. è in rete

anche con i Giocatori anonimi, un gruppo di auto-mutuo aiuto. Per uscire dalla patologia servono circa due anni.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)