All'asta le auto degli ubriachi
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Prezzi di partenza molto bassi: per una Punto possono bastare anche 250 euro. Le operazioni a Mestre. Le vetture confiscate agli automobilisti alticci verranno vendute a fine mese
IL GAZZETTINO 15 Marzo 2009
Sono già più di una decina - numero destinato ad aumentare col passare delle settimane - le auto e le moto che saranno messe in vendita all'asta per la prima volta perchè confiscate ai proprietari sorpresi alla guida con troppo alcol in corpo. L'appuntamento è per mercoledì 25 marzo, dalle 15, in via Flaminia 8 a Mestre. Tanti fogli appesi da qualche giorno alla bacheca del piano terra del Tribunale di Pordenone annunciano la novità e forniscono, nel dettaglio, informazioni sulla vettura che sarà messa in vendita. Un'altra asta si terrà invece mercoledì 18, ma da Cocozza, in via Musile a Pordenone; in questo caso, le auto che saranno messe in vendita al miglior offerente sono due.
Cronaca di un provvedimento annunciato: il Codice stradale prevede infatti che all'automobilista sorpreso alla guida con un tasso alcolemico nel sangue superiore di 1,50 grammi il litro rispetto al limite consentito (0,50), sia confiscata la vettura, ovviamente se di sua proprietà, che poi sarà messa all'asta su esecuzione del Tribunale - in questo caso quello di Pordenone - e venduta al miglior offerente. Una norma applicata rigidamente che viene "utilizzata" mediamente almeno 5 volte la settimana nella sola provincia pordenonese.
Le vetture che saranno messe all'asta mercoledì 25 marzo a Mestre sono diverse: la più appetibile risulta, finora, una Chrysler Dt Touring del 2005 che parte da un prezzo base di 3mila euro; ma c'è anche una moto Ducati Monster che sarà venduta a partire da 2mila 500 euro. Scendendo di prezzo si trovano una Citroen Saxo per mille 400 euto, un'Audi A4 del 1999 per mille euro, una Marea di un anno prima per 550 euro, una Fiat Seicento per 250. Ci sono anche una Clio del 2001 per 800 euro e una Punto del 1994 per 250 euro. I bene informati assicurano che questa è solo l'avanguardia e che queste vendite all'asta diventeranno una consuetudine dove magari si potranno anche concludere degli affari. Anche se saranno in molti a presentarsi all'appuntamento.