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Allarme alcol, il Ministro Meloni si congratula con l'AIS Puglia

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Allarme alcol, il Ministro Meloni si congratula con l'AIS Puglia
Gentile Presidente Cecere,
è con sincero piacere che rivolgo il mio saluto a tutti i partecipati al Convegno del 45esimo Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana

Sommelier.
Il tema "Le giovani generazioni e l'alcol: oltre i soliti luoghi comuni" affronta un problema che sta diventando sempre più serio e

preoccupante; il consumo e l'abuso di alcol tra i giovani e i giovanissimi è, infatti, un fenomeno in forte crescita sia a livello nazionale

che internazionale.
L'Italia, purtroppo a queste pratiche allarmanti, diffuse anche in altre nazioni: ci sono ragazzi che già a undici anni iniziano a bere e

intraprendono un percorso di disagi e deviazioni difficili da recuperare.
Un dato su cui porre l'accento sia nel fatto che non si beve soltanto all'interno dei locali, ma si consuma alcol anche, se non soprattutto,

fuori dal normali contesti forniti dai pub. Molto spesso le comitive di ragazzi preferiscono andare a fare rifornimento di birre e liquori

vari nel pomeriggio nei supermercati della città per prepararsi ad una serata su di giri.
Mi congratulo con l'Associazione Sommelier perchè propone un concetto del bere assolutamente positivo, mirato cioè alla moderazione e

finalità allo "ballo". L'idea del gusto contro lo "stordimento". Purtroppo però, temo che questo messaggio fatichi a penetrare nelle fasce di

età più giovani, mosse da motivazioni ben diverse da quelle dell'apprezzare il gusto delle loro consumazioni e più interessante agli effetti

causati dell'abuso di alcol.
A mio parere lo sballo costituisce una trasgressione che, come tante altre, si trasforma in conformismo, cioè un ambiente entro il quale

doversi forzatamente muovere per farsi accettare dagli altri. Tutto sommato le motivazioni sembrano essere quelle che si accompagnano ad ogni nuova generazione ma il problema grave risiede nello spostamento sempre un po' più in alto dell'asticella della prova che diviene sempre più pericolosa per se stessi e per gli altri. Spesso le serate alcoliche, già dei per sé pericolosissime, sconfinano in ulteriori forme di spavalderia quale la guida di auto e scooter in condizioni di accentuata ubriachezza, talvolta perfino "arricchita" da sostanze stupefacenti.
Il problema costituisce un vero allarme sociale sotto molteplici punti di vista. L'intervento della famiglia e della scuola è indispensabile

per contrastare questo fenomeno; ritengo l'informazione, la conoscenza delle conseguenze un elemento importantissimo ma, a volte, anche la consapevolezza non basta a interromper il circolo vizioso perchè la naturale tendenza dei giovani è quella di credere che certe cose possono succedere a loro.
Incontri come quello da Voi organizzato rivestono comunque una grande importanza perchè, oltre ad affrontare un problema così diffuso,

propongono e incentivano progetti e soluzioni, in collaborazione con le scuole e con i comuni.
Apprezzo sinceramente il Vostro impegno perché, da portatori di messaggi culturali profondi legati al gusto del buon bere, avere compreso che è giusto dare un contributo affinché le nuove generazioni non interpretino e utilizzano l'alcol come un'arma suicida e omicida.
Nel rinnovare il mio saluto a Lei presidente e a tutti i partecipanti, auspico che l'incontro riesca ad innescare la consapevolezza nei giovani della comunità di Lecce di quanto grandi siano i rischi che si corrono mantenendo certi comportamenti pratici e atteggiamenti mentali.
Buon lavoro
Giorgia Meloni


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)