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Allarme alcol, un nuovo metodo anti tumori

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Allarme alcol, un nuovo metodo anti tumori


Genova - Consumo precoce di bevande alcoliche, un fenomeno nazionale, ma particolarmente diffuso nell’entroterra ligure dove si comincia a bere tra gli 11 e i 14 anni a testimonianza di una regione non ben posizionata in quanto a consumo di alcol che risulta al terzo posto in Italia.


L’alcol risulta la prima causa di morte nei giovani al di sotto dei 24 anni e il terzo fattore di rischio e di disabilità nella popolazione in generale.


L’Istituto superiore di sanità conferma che il 20% della popolazione maschile e il 10% della popolazione femminile è a rischio, non solo di sviluppare un alcol dipendenza, ma soprattutto malattie da alcol. È il grido di allarme lanciato questa mattina da Gianni Testino, responsabile del centro alcologico regionale che solo nel 2013 ha già effettuato 21.000 prestazioni, con 550 nuovi pazienti inseriti nel percorso assistenziale.


«Ogni mese al Gaslini – ha spiegato Testino - ci sono accessi di ragazzini con meno di 14 anni per intossicazione acuta da alcol con i rischi che ne conseguono soprattutto sul fegato. E nel centro alcologico regionale sono numerosi i ragazzi seguiti con meno di 24 anni».


Secondo il responsabile del centro regionale da un lato servono programmi di prevenzione e di educazione alla famiglia, a partire dalle scuole elementari, per illustrare tutti i pericoli dell’etanolo che è presente nel vino, nella birra nelle bevande alcoliche ed essere più consapevoli dei danni che può produrre anche sulle cellule del cervello.


E dall’altro nuove tecniche, meno invasive per intervenire sui tumori al fegato, tenendo conto che il 33% di questi tumori derivano dall’alcol, così come il 60% delle morti per cirrosi epatica. «Per la prima volta – ha spiegato Paolo Borro, epatologo del centro di alcologia – è stata introdotta in un centro alcologico italiano la bruciatura con micro-onde del nodulo tumorale. Una metodica che può essere applicata a noduli piccoli, sui 3 centimetri di dimensioni, attraverso l’introduzione di un ago rovente che evita l’intervento chirurgico. Un approccio terapeutico che riduce i rischi, limita a due giorni l’ospedalizzazione e costa molto meno».


Prima dell’introduzione di questa nuova tecnica i pazienti si recavano fuori regione o si sottoponevano a interventi più invasivi. “L’obiettivo – ha concluso l’assessore alla salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo – è quello di offrire ai cittadini liguri le risposte di cui hanno bisogno.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/12/02/AQNGja8-allarme_metodo_tumori.shtml


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)