Allarme alcool e droga: Le paure dei fiorentini
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La vita in città in un sondaggio dell'Anci: uno su due ha cambiato abitudini di vita. Alcol, droga e crisi economica le preoccupazioni maggiori. Rispetto a qualche anno fa la situazione è peggiorata. Sui rimedi il 70 per cento pensa alla collaborazione con le forze dell'ordine. Firenze è una città sicura ma meno rispetto a qualche anno fa. Per questo quasi un fiorentino su due ha cambiato abitudini di vita ma sono pochissimi quelli che vogliono sentir parlare di armi in casa per difese fai-da-te o di ronde. E tossicodipendenza e alcolismo fanno più paura dell'immigrazione clandestina. È questa la fotografia che emerge da un sondaggio realizzato in undici città italiane su un campione di 3.700 persone per una ricerca sulle «dimensioni dell'insicurezza urbana» dell'Anci, l'associazione dei Comuni italiani guidata dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici.
I DATI - Il 62% dei fiorentini avverte il proprio territorio come un luogo sicuro. Firenze conquista quindi il terzo posto nella classifica delle città italiane più sicure dietro a Venezia e Cagliari. Solo il 38% sostiene che la città non è sicura. Ma rispetto a qualche anno fa è cresciuta la precezione dell'insicurezza: il 53% avverte un peggioramento negli ultimi anni. Per il 44% la sicurezza non è cambiata e solo per uno striminzito 3% Firenze è più sicura. Non esistono quartieri off-limits in cui è pericoloso entrare per il 57% dei fiorentini. Il 43% dice invece che ci sono. Tanto per fare un paragone a Palermo esistono quartieri da evitare per l'85%, a Bari per il 70%, a Genova per il 73%, a Napoli e Roma per il 72%. Quartieri più sicuri invece per Venezia (64%), Bologna (51%) e Cagliari (41%). La vera grande paura per i fiorentini, come per tutti gli altri italiani interpellati, è la crisi economica. È questo il primo fattore che alimenta il senso di insicurezza. E la maggioranza è convinta che l'intensificarsi della crisi economica si riverserà anche sul fronte della sicurezza perché cresceranno povertà e disagio. Il rovescio della medaglia - che fa anche sorridere - è che il luogo della città in cui gli italiani si sentono più sicuri sono i centri commerciali, mentre i luoghi più insicuri sono quelli isolati e scarsamente illuminati.
PRECARIETA' DEL LAVORO, LA PAURA PIU' GRANDE - La mancanza o la precarietà di lavoro fa comunque più paura dell'aumento dei reati: 32 per cento contro 25 per cento. Al secondo posto per il 30 per cento degli intervistati c'è la scarsa efficacia della giustizia. Al terzo posto nella classifica dell'insicurezza si piazza l'aumento delle diseguaglianze e la crisi economica (29 per cento). Seguono a ruota i problemi legati all'immigrazione (28%), il peggioramento della qualità di vita nella città (27%), la caduta dei valori (26%) e, fanalini di coda, il traffico e il consumo di droga (19%), l'insufficienza delle forze dell'ordine e la debolezza dei legami sociali (entrambi al 14%). Per il 39 per cento dei fiorentini il fenomeno che incide maggiormente sulla percezione della sicurezza della città è tossicodipendenza e alcolismo. A Bologna, la città più assimilabile a Firenze, si temono maggiormente lo spaccio e le violenze sessuali. Atti vandalici e spaccio di sostanze stupefacenti incidono per il 35 per cento dei cittadini, l'immigrazione clandestina per il 34. Scippi e presenza di campi rom fanno paura al 32% dei fiorentini, le aree degradate al 28%, le molestie sessuali al 24% e le truffe al 21. Abusivismo commerciale e usura sono i «fanalini di coda» con il 7 e il 5%. Quasi spaccati a metà i fiorentini quando si parla di cambio delle abitudini di vita per colpa della scarsa sicurezza. La maggioranza (il 53%) ha mantenuto le stesse abitudini di vita, il 47% no. I fiorentini sono comunque convinti che il problema sicurezza sia affare delle forze dell'ordine e non delle ronde.
NIENTE RONDE - Solo l'8 per cento dei fiorentini pensa che partecipare alle ronde serva a combattere la criminalità e l'insicurezza. La percentuale più alta a favore è stata registrata a Torino (17%). La stragrande maggioranza, il 70% dei fiorentini, per contribuire alle lotta alla criminalità pensa che bisogna avvertire le forze dell'ordine. Il 42% pensa che bisogna promuovere il rispetto delle regole e della legalità nella vita quotidiana. Solo il 7% dei fiorentini pensa che armarsi per provvedere da soli alla propria difesa sia la strada giusta. Sulle ordinanze del sindaco, in merito ai problemi della sicurezza, i fiorentini sono piuttosto scettici: solo per il 18% sono efficaci. Il 38% ritiene che siano efficaci pur ammettendo che colgono un problema reale, il 35% è convinto che da sole non bastano, e il 9% lo ritiene un problema sbagliato. Venezia (25%), Bari, Cagliari e Palermo (23%) hanno invece la percentuale più alta di cittadini che ritengono utili le ordinanze. Prostituzione, abuso di alcol, vandalismo e scritte sui muri, accattonaggio molesto sono considerati gli ambiti di intervento più utili delle ordinanze.