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Allarme droghe sintetiche: il pericoloso "fai da te" che arriva dal web

Di Emiliano Ragoni

L'allarme arriva dall'ultima analisi di Prevolab e dell'Asl di Milano: I giovani di oggi, grazie a qualche base di chimica e a vari ricettacoli ipotizzati e proposti tra gli angoli del web, si improvvisano raffinatori e spacciatori casalinghi di droghe sempre nuove che riescono a diffondersi nel mercato italiano ed europeo causando molte vittime.

In gergo giovanile vengono chiamate in diversi modi: morbidone, emmezio, ketch, special K, mefedron. Più conosciute con il nome di ecstasy, droga dello stupro o siero della verità.
Sono composte da acidi industriali, chetamina,metamfetamine mixate con altri e sempre diversi ingredienti associati in modo bizzarro dai creatori.

I ritmi di produzione e diffusione di nuove sostanze psichedeliche e disibinitorie e sono altamente preoccupanti: una quarantina ogni anno. E prima che vengano decifrati gli ingredienti e avviata la prassi che le inserisce nelle tabelle delle droghe legali, esse riescono per qualche tempo ad essere vendute legalmente.

Se per anni a trainare il mercato era la criminalità organizzata che diffondeva cannabinoidi, cocaina ed eroina, oggi la crisi economica ha fatto scacco matto anche tra le droghe causando la sostituzione dei classici "personaggi" di produzione e la composizione chimica costituente che diventa pericolosamente creativa e dinamica.

L'invasione di droghe chimiche confezionate dai giovani nelle proprie case sta rivoluzionando il mercato mondiale. Se prima l'esclusiva della diffusione di droghe era della criminalità organizzata, oggi il fenomeno risulta estremamente sfaccettato e incontrollabile tanto da incidere sull'economia mondiale e internazionale oltre a provocare danni fisiologici, irreversibili e letali sia per il soggetto in prima persona che per l'incolumità di chi interagisce con persone che fanno uso di droghe sintetiche. Basti pensare alle ultime stragi che hanno avuto come protagonisti giovani assassini imbottiti di "droghe fai da te", o sono diventati aggressori a causa della droga del cannibale.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)