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Allarme giovani: droghe sintetiche prese per fare sport e dimagrire

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Allarme giovani, droghe sintetiche prese per fare sport e dimagrire

Se la prima puntata è allarmante, la seconda sembra da tunnel nel senso di dramma. Specie se statistica e realtà coincidono, se quanto rilevano i dati trova corrispondenza lungo le strade della droga. Perché di questo si parla.
Dal gioco d’azzardo agli stupefacenti, quanto emerge dallo studio Espad-Italia 2012 realizzato dall’equipe del Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr) diretta da Sabrina Molinaro, va oltre l’allarme. Anzitutto perché focalizzato su milleduecento studenti, arco di età 15-19 anni, di quindici istituti superiori dell’Umbria. E poi perché i dati dello studio coincidono con quelli resi noti dalla questura in occasione della festa della polizia. Il tunnel in senso di dramma è quello delle droghe sintetiche: come la polizia ha segnalato negli ultimi mesi un’impennata per quanto riguarda i consumi di ecstasy, anfetamine, ketamina ed mdma al tempo stesso i risultati della ricerca collocano gli studenti umbri nella zona rossa nazionale dei maggiori consumatori proprio di quelle sostanze.


Ecstasy, ketamina, mdma ed lsd: in due parole, allucinogeni e stimolanti. La declinazione fa paura, e fotografa una realtà resa evidente non solo dai dati ma anche da quanto polizia e carabinieri hanno scoperto negli ultimi tempi lungo le strade dello spaccio di droga. La ketamina, ma anche il rivotril, attraverso il circuito delle farmacie; le altre droghe sintetiche via internet.
«Nel 2012 il 2,5% per cento dei ragazzi delle scuole medie superiori ha riferito di aver fatto uso di sostanze allucinogene - dicono gli esperti pisani nello studio - e con il crescere dell’età aumentano: tra i diciannovenni la quota dei consumatori arriva al 3,8%». La media nazionale viene superata dagli studenti dell’Umbria, che assieme ai colleghi di Toscana, Lazio, Marche e Molise si attestano al primo posto nazionale in fatto di consumi di Lsd, funghi allocinogeni e ketamina con una percentuale che sfiora il tre per cento. Con i maschi in percentuale superiore alla femmine.
Allo stesso modo che per gli stimolanti. Anfetamine, ecstasy, Ghb: «A quindici anni l’1,5% racconta di averne già fatto uso, a diciannove la percentuale è salita fino al quattro». Anche qui, gli studenti umbri irrompono nella «zona rossa dei consumi superiori alla media nazionale» assieme a Piemonte, Lazio, Marche, Abruzzo e Molise. «Tornano a crescere gli studenti che ne fanno uso - scrivono ancora i ricercatori coordinati da Sabrina Molinaro - dopo anni in cui i consumi si erano ridotti gradualmente. L’aumento riguarda tanto i consumi occasionali che quelli frequenti».
Un capitolo a parte ma collegato negli studi Espad è dedicato agli Energy drink, il cui consumo è «esploso» negli ultimi tempi. Bevande analcoliche «addizionate» con caffeina, turina, vitamine del gruppo B, carnitina e spesso anche combinate con estratti vegetali di guaranà e ginseng. Oltre il tre per cento degli studenti umbri racconta di berne più di venti al mese, con il 40,5% tra gli utilizzatori di queste bevande che ammette di essersi ubriacato almeno una volta all’anno con cocktail che prevedono alcolici mischiati a energy drink.
Perché stimolanti, allucinogeni e cocktail a base, ad esempio, di vodka e bevande alla taurina? Per lo sballo, anzitutto. Per lasciarsi andare nei fine settimana a feste e discoteca. Ma anche, svelano gli esperti, «per migliorare prestazioni sportive e per diminuire il peso». In entrambi i casi, allarme nell’allarme.
Anche in fatto di droga tradizionale, gli studenti umbri condividono con i colleghi di Toscana e Lombardia il poco invidiabile secondo posto (23%, età media primo uso 15 anni) dietro Sardegna e Lazio


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)