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Allarme giovani e alcol: nuovi itinerari di prevenzione nelle scuole

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Allarme giovani e alcol: nuovi itinerari di prevenzione nelle scuole
I giovani sono un target di popolazione estremamente vulnerabile ai rischi legati al consumo di bevande alcoliche. Rischi spesso assunti

inconsapevolmente e sempre più frequentemente influenzati dalle pressioni sociali, mediatiche, pubblicitarie, familiari. Oggi si può

affermare senza ombra di dubbio che, a fronte delle modificate abitudini e modelli di consumo e della più ampia disponibilità ed offerta di

bevande alcoliche, i giovani hanno adottato modelli di consumo che separando il bere dalla ritualità dei pasti hanno trasformato il

significato originale del bere in un valore comportamentale prevalentemente legato all'uso dell' alcol in funzione degli effetti che esso è

in grado di esercitare sulle performance personali - commenta Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol, attivo nel

Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps).
In altri termini, evidenzia Scafato, il consumatore - specialmente se giovane - è influenzato nelle sue scelte da campagne mediatiche

accattivanti senza che vi siano come contraltare campagne di comunicazione volte a contrastare i nuovi modelli di consumo alcolico secondo

modalità dannose o rischiose sia per la salute sia per il benessere individuale e collettivo. La società stessa è cambiata a fronte della

naturale evoluzione del sistema di valori e degli orientamenti delle nuove generazioni per le quali sono aumentate le occasioni di consumo e

la disponibilità economica. Quest'ultima, in particolare, permette di scegliere beni di consumo che in passato la società e la famiglia non

consentivano ai giovanissimi. Nel corso degli ultimi dieci anni, il consumo di alcol tra i ragazzi è cresciuto sino a rappresentare la prima

causa evitabile di morte tra i giovani.
L'analisi e la prevenzione del consumo di alcolici necessita dunque di un quadro di riferimento assai ampio finalizzato a valutare le

condizioni sociali e culturali dei soggetti, ritenute responsabili dell'insorgenza del fenomeno.
Per tali ragioni negli ultimi anni si sono diffusi sul territorio nazionale molteplici proposte finalizzate alle prevenzione del consumo di

alcolici fra gli adolescenti. Solo per citare la più importante ricordiamo l'Alcohol Prevention Day, promosso e finalizzato a fornire nuovi

strumenti e materiali di prevenzione. A livello locale segnaliamo l'iniziativa promossa dall'associazione Amici del Cuore di Grassano (Mt)

che, in collaborazione con l'Heart Care Foudation e l'associazione Vivi la Strada, operano nelle scuole del territorio lucano e pugliese da

più di cinque anni, per sviluppare nei giovani e soprattutto nelle famiglie una nuova cultura legata al consumo degli alcolici. L'aspetto più

rilevante di questa iniziativa riguarda il modello di prevenzione attuato: si tratta di un modello di prevenzione pedagogicamente connotato,

ovvero sviluppato attraverso interventi basati non solo sull'informazione dei rischi derivati dall'abuso di alcol ma sovratutto sulla

formazione e l' educazione dei giovani, così come era già stato indicato nel "Piano Nazionale alcol e salute", approvato dalla Conferenza

Stato-Regioni nel 2007 che aveva l'obiettivo di coordinare tutte le attività di prevenzione e presa in carico dei problemi correlati all'

abuso di sostanze alcoliche.
L'obiettivo degli interventi promossi nelle scuole è infatti quello di operare sul piano della soggettività dei ragazzi: le attività promosse

mirano infatti a sollecitare i livelli di motivazione, partecipazione attiva e condivisione. Il progetto inoltre ha sollecitato anche una

partecipazione attiva da parte delle famiglie che tuttavia appare sempre assai difficile coinvolgere.
Tale progetto richiede ancora un lavoro attivo sul campo e tempi di interventi lunghi, tuttavia la scuola ha bisogno di rinnovare le sue

strategie di azione per arginare un fenomeno sempre più diffuso a cui è necessario dar voce ma sopratutto risposte mirate che possano

garantire ricadute reali in termini di prevenzione sui ragazzi.
di Nunzia Schiavone
Fonte: www.corrieredellepuglie.com


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)