Allarme sigarette elettroniche: non è certo che siano innocue
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di Adele Sarno
È una delle ultime novità per chi vuole smettere di fumare. La sigaretta elettronica, nata per garantire la continuità del gesto all'ex fumatore, può contenere o meno nicotina. Funziona con delle piccole ricariche che vengono vaporizzate e inalate. In pratica, il vapore inalato consente di provare un sapore e una sensazione del tutto simile a quella provata inalando il fumo di tabacco di una bionda tradizionale. Non essendovi combustione, però, non dovrebbe esserci alcun rischio cancerogeno legato a tale processo. E il costo è di circa 90 euro.
MIRACOLO O MINACCIA? A chi ha deciso di smettere può davvero inalare nicotina senza aspirare catrame, tabacco o monossido di carbonio? Uno studio appena pubblicato sul sul British Medical Journal mette in discussione il principio che regola il funzionamento di questo prodotto. "Finché non si concluderanno gli studi che ne accertano la sicurezza sarebbe meglio non utilizzarla. Le nostre conoscenze sulla e-sigarette - spiegano Andreas Flouris e Dimitris Oikonomou, gli autori dello studio - sono ancora limitate. Non ci sono prove che non si abbiano effetti negativi per l'organismo nel lungo periodo".
LE PREOCCUPAZIONI DELLA FDA Già la Food and Drug Administration (FDA) aveva espresso serie preoccupazioni. L'ente Usa per il controllo dei farmaci e dei prodotti alimentari arriva a conclusioni preoccupate dopo aver scoperto che differenti marche emettono differenti quantità di nicotina vaporizzata a ogni tiro, ma soprattutto dopo aver trovato tracce di sostanze altamente cancerogene. Ma le perplessità della Fda non sono le uniche. L'Istituto greco Demokritos, un Istituto di ricerca greco a finanziamento pubblico, ne ha analizzato le proprietà proprio perché aveva forti perplessità. Questa volta i risultati erano più neutri: non c'erano prove di contaminazione chimica. Infine, la privata Health New Zealand ha rilevato la presenza di cancerogeni nei prodotti. E ha concluso che le e-sigarette dovrebbero essere raccomandato in base ai rischi per la salute associati al fumo delle normali bionde.
E IN ITALIA? "Non essendo un presidio medico chirurgico - rileva Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell'Istituto superiore di Sanità - non è di competenza del ministero. Tuttavia lo studio in questione conferma quanto noi sosteniamo da tempo. Non ci sono evidenze scientifiche che scagionano il prodotto. Inoltre va detto che le ricariche a base di nicotina, non essendo direttamente controllate dal ministero o da altri organi di controllo, non è detto che siano studiate per far smettere di fumare. I cerotti, le gomme sono farmaci e vengono approvati proprio perché contengono la sostanza". Insomma servono studi che confermino che aiutino a smettere di fumare.
INTANTO CRESCE IL NUMERO DEI FUMATORI IN ITALIA "Il 2009 fa registrare, a distanza di sei anni, un aumento dei fumatori - continua a spiegare Piergiorgio Zuccaro - la crescita è più marcata tra le donne e nelle fasce giovanili". Oggi i fumatori in Italia sono 13 milioni (7,1 milioni di uomini e 5,9 milioni di donne) pari al 25,4% della popolazione che va dai 15 anni in su. I non fumatori sono il 60% e gli ex fumatori il 14,6%. La fascia d'età in cui si registra la prevalenza maggiore di fumatori è quella dei 25-44 anni. L'età media di iniziazione è pari a 18 anni ma con il passare del tempo si è abbassata sempre di più, mentre i fumatori di 65 anni e oltre hanno dichiarato di aver provato la prima sigaretta a 20 anni. Oggi invece i giovani iniziano a fumare intorno ai 16.
"Il dato più eclatante - continua Zuccaro - è che c'è stato un aumento dei fumatori pari al 3,4%. La crescita è legata all'aumento dei baby-smoker e alla diminuzione degli ex fumatori. Basti pensare che nella fascia tra i 15-24 anni sono più di un milione e 700 mila gli amanti delle ‘bionde', una la percentuale che è cresciuta dal 24% del 2008 al 29% del 2009".
Per aiutare chi vuole dire addio al tabagismo, continua l'esperto, ci sono 360 centri specializzati e l'Istituto Superiore di Sanità ha messo a disposizione dei cittadini fumatori il telefono verde contro il fumo. Chiamando al numero 800 55 4088, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 16.00, si possono avere informazioni sui centri specializzati nella lotta al fumo. (canali.kataweb.it)