Allegrini: se non bevi ti regala una bottiglia ... "ci piace far bere anche chi guida. dopo".
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Roma - Una campagna sociale sul bere vino responsabilmente. Non si tratta di "Pubblicità Progresso" ma di un'azienda che per prima lancia una proposta molto suggestiva e altrettanto concreta: Allegrini, uno dei produttori di riferimento della Valpolicella Classica e dell'Amarone (900.000 bottiglie prodotte, 100 ettari di proprietà nella zona di produzione Classica veronese, presente in oltre 60 paesi del mondo), da sempre dedito alla ricerca della qualità e dell'innovazione, regala una bottiglia del suo vino Palazzo della Torre al guidatore che rinuncia a bere al ristorante e che potrà degustarla a casa. E lo fa con un importante investimento pubblicitario (l'agenzia è la Itaca Comunicazione di Milano; la campagna si suddivide in due momenti: in maggio area test , quotidiana nazionali e magazine) e coinvolgendo i suoi clienti principali, i ristoranti.
Un calice vuoto in mezzo ad altri pieni è l'immagine scelta per la campagna stampa che vedremo da maggio sui quotidiani locali e poi da settembre sui principali quotidiani italiani.
"Ci piace far bere anche chi guida. Dopo. Thank you, driver. Firmato Allegrini" Il ringraziamento a chi posticipa il piacere di bere è una bottiglia di Palazzo della Torre, un vino prodotto con la tecnica della doppia fermentazione (in pratica un baby Amarone, in quanto il 30% delle uve utilizzate vengono appassite, proprio come si fa per l'Amarone), uno dei vini più rappresentativi dell'azienda, per cinque anni consecutivi nella "Top 100" di "Wine Spectator".
La scelta di Allegrini (www.allegrini.it) è una novità assoluta in Italia, un modo nuovo e molto concreto di comunicare in un momento in cui la discussione sulla nuova legge è accesa. A WineNews, Marilisa Allegrini, a capo della storica azienda veneta insieme al fratello Franco, spiega che "ci aspetta un anno difficile per la vendita del vino. La ristorazione sarà uno dei settori maggiormente in difficoltà. Abbiamo così deciso di sostenere il mercato primario, quello italiano, con una campagna anche socialmente utile e che indubbiamente segnala una svolta importante nel modo di affrontare il problema legato al consumo di alcol. Chi beve un buon bicchiere di vino al ristorante non vuole e non può essere criminalizzato. Né tanto meno accetta di essere catalogato come alcolista. D'altra parte la sicurezza sulle strade è un problema che coinvolge e tocca tutti, giovani e adulti e che impone dei codici di comportamento ai quali dobbiamo attenerci diligentemente. Vogliamo quindi incoraggiare un consumo di vino attento e responsabile con una campagna di sensibilizzazione e nel contempo, sostenere il nostro cliente ristoratore".