338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Alto Adige: un nuovo servizio rivolto ai pazienti con DCA

cufrad news alcologia alcol alcolismo ALto Adige: un nuovo servizio rivolto ai pazienti con DCA

Disturbi alimentari dei ragazzi: ora c’è un servizio

La città vescovile ha da oggi il suo reparto per la cura delle persone affette da disturbi alimentari. L'importante novità è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa istituita dal direttore del comprensorio sanitario Siegfried Gatscher, che ha spiegato nei dettagli l'evoluzione di questo importante progetto. A conti fatti, nel comprensorio sanitario di Bressanone vengono trattati annualmente cira 50-60 pazienti di età compresa tra i 9 e i 60 anni. Il trattamento di queste patologie è dispendioso e di lunga durata, dunque necessita della collaborazione interdisciplinare di più figure professionali come, medici, psicologi e dietisti. «Da molti anni lavorano nei quattro comprensori sanitari degli appositi ambulatori specialistici con team interdisciplinari per il trattamento dei disturbi alimentari. Il periodo di riabilitazione viene offerto nella struttura di Bad Bachgart di Rodengo. I decorsi gravi, in età pediatrica e giovanile che possono evolvere anche in situazioni a rischio di morte e che necessitano di un trattamento in regime di ricovero, dovevano fino ad oggi essere trasferiti all’estero o presso altre regioni. Oggi la situazione è finalmente cambiata e il comprensorio sanitario di Bressanone dimostra un’alta competenza clinica nel trattamento dei disturbi alimentari frutto di molti anni di esperienza. Per questo si è deciso di istituire presso il Reparto di Pediatria e presso il centro terapeutico di Bad Bachgart un centro di riferimento per i disturbi alimentari nell'età evolutiva. «Attraverso l’offerta in regime di ricovero, d’ora in poi bambini e ragazzi colpiti anche con gravi decorsi della malattia, possono essere trattati in Alto Adige con un programma scalare completo – spiega Gatscher - Il centro di riferimento per i disturbi alimentari a livello provinciale, lavora in stretto contatto con i quattro comprensori sanitari. Esso segue nei programmi di trattamento linee guida internazionali accertate. La collaborazione con istituzioni universitarie è garanzia di un elevato standard clinico, cosicché in futuro, esisteranno dati clinici del fenomeno dei disturbi alimentari in Alto Adige».

Per quanto concerne la malattia vera e propria, questi disturbi alimentari sono patologie psicosomatiche con carattere di dipendenza. Si manifestano con disturbi di lunga durata, che tendono alla cronicizzazione e presentano purtroppo un alto rischio di mortalità. Vengono colpite prevalentemente ragazze e giovani donne. La malattia presenta un picco tra i 15 e 17 anni, ma i pazienti tendono a divenire sempre più giovani. Nel nostro circondario per esempio, si sono verificati casi di pazienti con soli 9 anni di età. Studi recenti, descrivono che circa il 35% delle ragazze e un 24% dei ragazzi presentano sintomi simili. Una patologia manifesta, nella popolazione delle ragazze e giovani donne, si presenta con una percentuale dell’1% come anoressia e del 2-3% come bulimia. Il rapporta tra donne e uomini ammalati è attualmente di 10:1. La terapia consiste in un monitoraggio clinico, riabilitazione alimentare, psicoterapia con la collaborazione dei genitori e terapia di supporto attraverso la pedagogia sociale, ergoterapia ed arteterapia. Durante il periodo scolastico ormai alle porte ci sarà un apposito insegnante a disposizione per spiegare tutti i dettagli. Il trattamento in regime di day hospital e in seguito il trattamento ambulatoriale, nella sede di residenza del paziente, devono assicurare il successo del trattamento. Il periodo di trattamento di un disturbo alimentare comprende un periodo che spazia da un anno e mezzo ai due anni.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)