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Infarto e sieropositività. Quali i rischi?

Il successo della terapia antiretrovirale (ART) ha permesso alle persone affette da HIV di vivere più a lungo ma con un alto rischio di malattie cardiache. Determinare se le persone sieropositive sono maggiormente a rischio di infarto miocardico acuto rispetto a coloro non affetti da HIV è una delle questioni centrali di molti studi.
Questa ricerca, condotta da un gruppo di studiosi americano, ha come obiettivo principale proprio quello di verificare se e quanto l’HIV è associata ad un aumento del rischio di infarto miocardico acuto.
La ricerca è stata condotta su un campione di 82 459 pazienti che hanno partecipato allo studio di coorte The Veterans Aging Cohort Study (VACS) Virtual Cohort (VC) tra il 1° aprile 2003 e il 31 dicembre 2009. I ricercatori hanno escluso dalla ricerca coloro che già presentavano disturbi cardiovascolari ed hanno analizzato i dati in base all’età, al sesso, alla razza/etnia, all’ipertensione, all’uso di sostanze stupefacenti e alla terapia antiretrovirale. Durante un follow up in media di 5,9 anni, i ricercatori hanno osservato tra pazienti in osservazione 871 infarti del miocardio acuti, tutti significativamente superiori in pazienti affetti da HIV rispetto a quelli non affetti dalla patologia.
Secondo gli studiosi, dall’analisi è emerso chiaramente che l’infezione da HIV è associata ad un aumento del rischio di infarto, come anche l’Epatite C, malattie renali e l’anemia.
Secondo i ricercatori sono dunque necessari ulteriori e più approfonditi studi che si concentrino sui fattori di rischio che provocano l’infarto acuto del miocardio

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)