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American Journal of Pubblic Health: alcol, anche il consumo moderato aumenta il rischio

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Alcolici: responsabili di 1 morte per tumore su 30

Anche il consumo moderato aumenta il rischio. Soprattutto per il cancro al seno: negli Usa, l'alcol sarebbe correlato a oltre il 50% dei decessi per questa malattia


Alcolici e tumori: un legame noto già da tempo, ma che potrebbe avere un costo in vite umane superiore a quanto ritenuto fino ad oggi. È l'allarme che arriva da un nuovo rapporto realizzato dal National Cancer Institute, in collaborazione con diversi altri centri americani, e pubblicato sull'American Journal of Pubblic Health. Negli Usa, una morte su trenta di quelle provocate dal cancro sarebbe infatti riconducibile all'effetto dell'alcol. In tutto si parla 18-20.000 decessi ogni anno (una percentuale compresa tra 3,2% e 3,7%), con rischi elevati anche in caso di consumo moderato. Nelle donne, la correlazione più importante è con il tumore al seno.


Lo studio. Per determinare l'entità del fenomeno, i ricercatori hanno raccolto dati da numerosi database e rapporti istituzionali condotti tra il 2000 e il 2009, determinando i trend di consumo di alcolici nella popolazione e le percentuali di rischio per le diverse forme di tumore. Come anticipato, nelle donne (soprattutto in quelle con carenza di acido folico) la forma di tumore più comune associata al consumo di alcolici è risultata essere il carcinoma mammario - i dati indicano un'associazione circa nel 56-66% dei casi con le morti per cancro al seno -, mentre negli uomini si tratta dei tumori delle vie aeree superiori e dei tumori esofagei (53-71%). Con un'incidenza minore, l'alcol rappresenta inoltre un fattore di rischio anche per i tumori della bocca, della gola, del colon, del fegato, del retto e del pancreas.


Anche i bevitori moderati sono a rischio. "Come immaginavamo, i grandi bevitori hanno dimostrato di correre i rischi maggiori, ma dallo studio non è emerso un livello ‘sicuro' di consumo", spiega David Nelson, direttore del Cancer Prevention Fellowship Program del National Cancer Institute e primo autore dello studio. Oltre il 30% dei casi riguarda infatti persone che bevevano non più di un drink e mezzo al giorno (corrispondente a circa 20 grammi di alcol). Per questo, i ricercatori prendono la loro posizione anche sul consumo moderato di certe bevande come fattore di protezione per le malattie cardiocircolatorie: "Prendendo in considerazione tutti i fattori, tutti i problemi legati al consumo di bevande alcoliche, queste causano dieci volte più morti di quante ne prevengano", sottolinea Nelson.


Le cause. Non è ancora chiaro, in realtà, in che modo le bevande alcoliche aumentino il rischio di sviluppare tumori. Secondo l'American Cancer Society, l'alcol potrebbe agire su alcuni tipi di cellule particolarmente sensibili, bloccando i meccanismi di riparazione del Dna, o danneggiando direttamente le cellule in altri modi. Un'altra possibilità è che agisca come un "solvente" per altre sostante cancerogene, aiutando gli agenti chimici dannosi a penetrare più facilmente all'interno delle cellule. Un'ultima teoria, infine, è che possa influenzare la produzione di ormoni chiave come gli estrogeni, un'ipotesi che spiegherebbe l'alta prevalenza di tumori al seno, un tipo di cancro in cui gli ormoni sessuali giocano un ruolo fondamentale nel promuovere lo sviluppo della malattia.