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American Public Health Association: effetti nefrotossici dell'assunzione di alcol e paracetamolo

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Paracetamolo e alcol, cocktail nefrotossico in alcuni pazienti asintomatici

L’esistenza di un legame tra l’assunzione smodata di paracetamolo e l’insorgenza di danno epatico è cosa ormai acclarata da tempo. Un nuovo studio, invece, presentato nel corso del Congresso annuale dell’APHA (the American Public Health Association), ha documentato per la prima volta che l’assunzione di dosi terapeutiche di paracetamolo, in concomitanza con alcol in piccola o moderata quantità, possono portare in alcuni pazienti asintomatici a malattia renale (incremento del rischio di disfunzione renale >2). La singola assunzione di farmaco analgesico o di alcol, invece, non sembra invece associata all’incremento del rischio di danno renale.

Come è noto, il dolore rappresenta uno dei sintomi di più frequente riscontro nella pratica clinica, e paracetamolo è uno di farmaci analgesici più frequentemente impiegati, soprattutto come OTC.

Il suo impiego a dosi superiori di quelle raccomandate, tuttavia, è stato associato a nefrotossicità ed è anche noto come l’assunzione di alcol sia in grado di influenzare le proteine trasportatrici coinvolte nel processo di filtrazione renale, con conseguenze negative sul metabolismo del farmaco.

Obiettivo dello studio, pertanto, è stato quello di verificare se l’alcol fosse in grado di esacerbare gli effetti nefrotossici del farmaco a dosi terapeutiche e per livelli di assunzione alcolica di entità piccola o moderata.
A tal scopo sono stati presi in considerazione i dati della nota survey USA NHANES (the National Health and Nutrition Examination Survey) relativi al biennio 2003-2004.

Su un totale di più di 10.000 soggetti che avevano risposto alla survey, il 38,13% del campione assumeva alcol in quantità piccola o moderata, il 5,6% ricorreva all’impiego di dosi terapeutiche di paracetamolo, mentre il 2,6% del campione assumeva simultaneamente farmaco e alcol nelle dosi e alle quantità appena indicate.


Infine, il rischio di danno renale osservato nel gruppo sopra menzionato è risultato di entità maggiore negli adulti in età avanzata, in quelli di sesso maschile, negli Ispanici (vs. Bianchi Caucasici) e nei soggetti affetti da condizioni a potenziale noto di nefrotossicità, come ipertensione, diabete e obesità.

In  conclusione, tali risultati suggeriscono la necessità che i medici che hanno in cura pazienti affetti da dolore acuto e cronico informino i loro assistiti sui possibili problemi renali ai quali potrebbero andare incontro a seguito dell’impiego simultaneo di alcol e di analgesici OTC a base di paracetamolo.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.pharmastar.it/index.html?cat=23&id=12970


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)