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American Society of Clinical Oncology: correlazioni tra fumo e cancro al seno

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CANCRO E FUMO

Sigarette e tumore al seno, un connubio ormai indissolubile. A darne conferma uno studio dell'Università di Pittsbourgh presentato al

Congresso dell'Asco.
La ricerca, coordinata dalla Dottoressa Stephanie Land, è stata condotta su 13.388 donne sane ma con casi di cancro alla mammella in

famiglia. Dai risultati si è rilevato che, per le donne che sono già a rischio di tumore al seno, il fumo di sigaretta si rileva

pericolosissimo e che smettere di fumare rappresenta uno degli strumenti più efficaci per ridurre il rischio di sviluppare vari tipi di

carcinoma.
Lo studio, infatti, ha dimostrato come il rischio di cancro al seno aumenti con l'aumentare degli anni di fumo: "rispetto a donne che non

hanno mai fumato - ha spiegato Stephanie Land - il rischio di carcinoma mammario è più alto del 60% nelle donne che hanno fumato almeno 35 anni ed è maggiore del 34% in quelle che hanno fumato per un periodo che va dai 15 ai 35 anni". Per chi, invece, ha fumato per meno di 15 anni, lo studio non ha rilevato un rischio accresciuto di sviluppare questa neoplasia
Ma c'è di più. I dati raccolti dimostrano anche come fumare per lunghi periodi di tempo possa determinare nelle donne la possibilità di

sviluppare il cancro al colon con un rischio quattro volte più alto rispetto alle non fumatrici. Per non parlare poi del pericolo di tumore

al polmone, di 30 volte più alto.
LA NUOVA MOLECOLA
Lo studio - che torna a porre l'attenzione sui danni da tabagismo - è stato presentato in sincrono con quello del Massachusetts General

Hospital di Boston il quale ha individuato una nuova molecola (Exemestane) che, se assunta in via preventiva, ridurrebbe del 65% il rischio

di sviluppare il cancro al seno nelle donne in menopausa. Uno studio davvero all'avanguardia perché si tratta della prima ricerca in cui una

molecola appartenente alla classe degli inibitori della Aromatasi è utilizzata come farmaco preventivo del carcinoma mammario in donne sane.
La ricerca è stata effettuata su un campione di 4.560 donne di Stati Uniti, Canada, Spagna e Francia, considerate per vari fattori ad alto

rischio di sviluppare un tumore alla mammella. "L'impatto potenziale sulla salute pubblica dei risultati di questo studio - ha commentato

Paul Goss, autore della ricerca - è molto importante". Nel mondo si diagnosticano, infatti, 1,3 milioni di nuovi casi di tumore al seno ogni

anno e circa 500 mila donne l'anno muoiono per questa patologia

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)